… LA CGIL SCUOLA CHIAMA ALLA MOBILITAZIONE
Venerdì 11 settembre il Consiglio dei Ministri ha approvato in prima lettura lo schema di decreto legislativo per l’attuazione della legge 53/03 nella scuola dell’infanzia e il primo ciclo dell’istruzione.
A più di una settimana di distanza non è stato reso noto dal governo il testo dell’articolato.
Nei siti ufficiali appaiono sintesi tra loro contraddittorie, mentre nei siti scuola arrivano “ufficiosamente” testi di articolati che si modificano spedizione dopo spedizione.
Secondo indiscrezioni sarebbe in corso una furiosa battaglia all’interno della maggioranza per stabilire qual è il testo approvato dal Consiglio dei Ministri.
La vicenda, che ormai sconfina tra il “giallo” e il “teatro dell’assurdo”, sembrerebbe approdata a una svolta: da alcuni giorni un testo è ritenuto da tre siti scuola come definitivo e contiene due modifiche riguardanti l’insegnante coordinatore tutor.
Il condizionale è d’obbligo visto che questo testo non riporta data né firma.
Le modifiche riguardanti il tutor sono irrilevanti e ambigue, visto che la struttura di questa nuova figura rimane di tipo gerarchico e si configura, comunque, come l’unico responsabile della classe.
Tutti gli altri aspetti negativi sono confermati: dall’abolizione del tempo pieno e prolungato, alla riduzione dell’offerta formativa obbligatoria nella scuola elementare e media, alla trasformazione della scuola dell’infanzia in un “supermarket assistenziale”.
Il direttivo nazionale della CGIL Scuola del 19 settembre ha preso posizione contro la decisione di avviare l’iter di approvazione del decreto che
“rivela la volontà del governo di imporre alla scuola italiana una controriforma, senza alcun confronto né ascolto degli operatori, delle famiglie e della società civile”.
Il direttivo ha rivolto un appello unitario alla mobilitazione :
“Organizzazioni sindacali, associazioni professionali, genitori, enti locali, mondo del lavoro devono unirsi per respingere il disegno del governo, affermare le ragioni di una buona scuola pubblica, sostenere i processi di innovazione positivi delle scuole autonome.
Una prima occasione è rappresentata dalla manifestazione indetta per il 26 settembre a Roma dal Coordinamento Nazionale del Tempo Pieno e Prolungato in cui la CGIL Scuola sarà presente.
L’ iniziativa della CGIL Scuola deve proseguire e radicarsi attraverso una capillare campagna di informazione e confronto sul testo del decreto in tutte le scuole e attraverso l’attivazione di iniziative e vertenze territoriali fino ad alla proclamazione di una iniziativa nazionale capace di respingere il disegno del governo e di affermare proposte di sviluppo e sostegno della scuola pubblica”.