Signor Ministro,
Andrea Pioppi - 19-09-2003
Lettera aperta dei docenti del 45° Circolo al Ministro


Al Ministro dellIstruzione, dell'Università e della Ricerca,

Come operatori della Scuola Elementare Statale, impegnati a svolgere nel miglior modo possibile il nostro difficile compito di educatori, sentiamo il dovere di manifestare il nostro dissenso in merito ad alcuni aspetti della riforma e ad alcune iniziative di legge promosse dal suo Ministero e il nostro disagio relativo al metodo con cui vengono portate avanti,

Pensiamo ad esempio che provvedimenti quali l'anticipazione dell'età scolare dei bambini, l'istituzione dell'insegnante prevalente, l'impoverimento del tempo pieno e del tempo-scuola più in generale, non rispondano a reali esigenze pedagogiche e di riqualificazione della scuola ma, al contrario rendano più difficile (se non impossibile) la continuazione di quel metodo di lavoro collaborativo e interdisciplinare che qualifica a livello internazionale la Scuola Elementare italiana.

Parimenti consideriamo che la scelta di alcune priorità come l'immissione in ruolo degli insegnanti di Religione Cattolica (fatto salvo il loro diritto ad uno stato giuridico adeguato) o l'erogazione di contributi per l'iscrizione alle Scuole non Statali, trascurando invece il sostegno all'handicap, la sistemazione complessiva del precariato, ecc. sia funzionale più ad esigenze di tipo ideologico che non di tipo didattico od organizzativo.

Consideriamo infine fuorviante e dannoso comunicare (con grande enfasi pubblicitaria) di aver realizzato cose di fatto già operative da anni (l'insegnamento dell'inglese nel primo ciclo) insieme ad altre inesistenti o di là da venire. Ci riferiamo ad esempio allo spot televisivo del Ministero in cui si asserisce di aver consultato e ricevuto il consenso da genitori, insegnanti ed alunni sui contenuti della riforma (si riferisce forse a un sondaggio a campione in stile marketing?), o all'annuncio di aver anticipato l'età di ingresso a scuola dei bambini e di aver introdotto l'informatica nel primo ciclo della Scuola Elementare, senza che a ciò corrisponda un'adeguata preparazione, la copertura finanziaria e l'emanazione di norme attuative.

Speriamo di ricevere adeguate risposte da parte sua e di contribuire a quel confronto fattivo, davvero necessario al mondo della Scuola, tra Istituzioni, lavoratori della Scuola, genitori ed alunni.

Gli insegnanti del 45° Circolo Didattico Statale di Roma

Seguono le firme di 66 docenti del Circolo (Quasi tutti)


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