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Divorzio
Gianni Mereghetti - 29-07-2003


Vittorino Andreoli ha proposto di vietare il divorzio alle coppie fino a quando i figli non abbiano compiuto almeno tre anni di età.
Il ministro Prestigiacomo l'ha considerata una provocazione, il mondo politico si è messo ad accapigliarsi sui tempi delle pratiche divorziste, se ridurli ad un anno oppure no!

Non credo che il prof. Andreoli volesse questo, forse voleva rimettere in discussione la questione del divorzio e l'ha fatto evidenziando quanto sia dannoso per i figli. Il problema grave è che non si vuole ridiscutere la questione del divorzio se non nel senso di farlo diventare più facile.

Che tristezza! Forse questo è il modo condiviso dai più di diventare americani, quello di costruire una famiglia a termine, ossia una realtà che non impegni se non per quel tempo, comunque a priori limitato, in cui resistono le emozioni.
Ciò che pochi comprendono è che così non si elimina un'istituzione, ma ancor più gravemente nei giovani si genera incertezza e smarrimento, e negli adulti diventa normale concepire la libertà come possibilità di distruzione di legami!

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 Francesca    - 05-09-2003
Ritengo abbastanza giusto preoccuparsi del benessere dei figli quando una coppia è alla deriva, ma non si può assolutamente obbligare due persone che ormai sono arrivate a non condividere più nulla a stare insieme. Si aprirebbero le porte dell' inferno, anche e soprattutto per i figli!
Non credo che rendere più facile il divorzio possa portare i giovani a spezzare con facilità i legami affettivi e familiari. La coppia è troppo spesso lasciata sola, il problema non è rendere più difficile la disunione, ma facilitare l'unione, anche con istituzioni o quant'altro che vada incontro alle famiglie che le alleggerisca dei suoi carichi che troppo spesso i genitori devono risolvere da soli, arrivando uno ad odiare l'altro perché non si prende la giusta "dose" di responsabilità. Il famoso detto: "prevenire è meglio cge curare" è validissimo proprio in questi casi. Quindi non ha senso tenere per forza unite due persone, è importante che durante il matrimonio imparino ad andarsi incontro, a condividere gioie e dolori, e quando dovessero decidere di divorziare, ci vorrebbero dei supporti per fare in modo che ognuno si prenda le proprie responsabilità, non dell'atto commesso, ma della nuova vita che si va a creare, non solo per se stessi, ma anche e soprattutto per gli eventuali figli nati durante il matrimonio.Dei "bravi" genitori separati possono educare meglio i propri figli piuttosto di due genitori che si odiano ma che continuano a stare insieme.