breve di cronaca
PROPOSTE DI LEGGE
Fuoriregistro - 29-07-2003
Sono stati depositate oggi due proposte di legge della maggioranza di Governo
Area autonoma di contrattazione, insegnanti "esperti"
e abolizione delle RSU di Istituto fra le principali novità



Pdl n. 4091

XIV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

PROPOSTA DI LEGGE
d'iniziativa dei deputati
SANTULLI, ARACU, BIANCHI CLERICI, CARLUCCI, GALVAGNO, GARAGNANI,
LICASTRO SCARDINO, ORSINI, PACINI, PALMIERI, RANIELI

Statuto dei diritti degli insegnanti

Presentata il 19 giugno 2003

IL TESTO DEGLI ARTICOLI

LA RELAZIONE DI PRESENTAZIONE



Pdl n. 4095

XIV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

PROPOSTA DI LEGGE
d'iniziativa del deputato
ANGELA NAPOLI

Disposizioni in materia di stato giuridico degli insegnanti e di rappresentanza sindacale
nelle istituzioni scolastiche


Presentata il 23 giugno 2003

IL TESTO DEGLI ARTICOLI

LA RELAZIONE DI PRESENTAZIONE



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 Reginaldo Palermo    - 30-07-2003
Stato giuridico dei docenti:
la maggioranza propone una legge


Istituzione dell'albo nazionale dei docenti, area autonoma di contrattazione e codice etico sono le novità più scontate; ma si parla anche di carriera articolata in tre fasce: insegnante tirocinante, ordinario ed esperto. La vera bomba sta però nella proposta di Angela Napoli (AN): soppressione delle rappresentanze sindacali di scuola. Adesso si attendono le reazioni dei sindacati.

La maggioranza di Governo ha deciso di rompere gli indugi e nella giornata di ieri ha reso ufficialmente noti i testi di due proposte di legge che nei prossimi giorni faranno discutere (e non poco) il mondo della scuola.
Statuto degli insegnanti, albo nazionale, area di contrattazione autonoma e codice etico: queste le principali novità, un po' scontate per la verità, del progetto n. 4091 (primo firmatario Paolo Santulli, di Forza Italia).
Ma già all'art. 2 lettera e) della proposta c'è qualcosa che non a tutti piacerà: la carriera dei docenti sarà articolata in 3 fasce; si inizierà come insegnanti tirocinanti per acquisire dopo qualche tempo la qualifica di "ordinario" e per diventare infine "docente esperto".
"Il docente esperto – si legge nel testo della proposta di legge - ha anche responsabilità in relazione ad attività di formazione iniziale e di aggiornamento permanente dei docenti, di coordinamento di dipartimenti o di gruppi di progetto, di valutazione interna ed esterna e di collaborazione e di temporanea sostituzione del dirigente scolastico".
Si potrà accedere a questa funzione mediante formazione e concorso.
E – fatto importante – sarà questo l'unico titolo professionale che permetterà di diventare, con un ulteriore concorso, dirigente scolastico o dirigente tecnico-ispettivo.
Ma la novità più rilevante, quella che certamente scatenerà polemiche e proteste è contenuta nella seconda proposta di legge, la n. 4095, presentata dall'on. Angela Napoli di Alleanza Nazionale.
L'articolo 7 del progetto ha un titolo inequivocabile e dirompente: "Soppressione delle rappresentanze sindacali unitarie scolastiche".
Per il resto le due proposte di legge sono sostanzialmente identiche, se si eccettua il fatto che il testo del progetto di Forza Italia dà spazio all'art. 5 ad una petizione di principio sull'associazionismo professionale ("I docenti – recita il primo comma dell'articolo - possono liberamente esprimere all'interno delle istituzioni scolastiche l'attività associativa").
Adesso si aspettano le reazioni e le prese di posizione dei sindacati che certamente non tarderanno.


La tecnica della Scuola

 Pavia Quarto    - 29-07-2003
Scuola, maggioranza all'attacco
Due progetti di legge per cambiare l'inquadramento e abolire le Rsu

Luigi Illiano


ROMA - Stato giuridico per gli insegnanti, docenti divisi in tre fasce - tirocinante, ordinario ed esperto - ridefinizione dell'attuale funzione di dirigente scolastico e abolizione delle rappresentanze sindacali unitarie nelle scuole. Sono solo alcuni punti contenuti nei progetti di legge che, dal centrodestra, sferrano l'attacco alle organizzazioni sindacali e al ruolo del capo d'istituto, per rivoluzionare l'inquadramento di quanti lavorano in cattedra. Sono due i progetti appena presentati. Da una parte la proposta di legge (4091) che vede l'onorevole Paolo Santulli (Fi) come primo firmatario, con l'adesione di Michele Ranieli dell'Udc; dall'altra il progetto (4095) presentato da Angela Napoli, deputata di An. I documenti hanno molto in comune. I sette articoli della proposta Santulli riscrivono la professione docente, a cominciare dalla definizione della funzione. Gli insegnanti vengono inseriti in tre specifiche funzioni: - si legge all'articolo 2 della proposta Santulli - il docente esperto ha responsabilità in relazione ad attività di formazione iniziale e di aggiornamento permanente dei docenti, coordina gruppi di insegnanti, di collaborazione e di temporanea sostituzione del dirigente scolastico. Alla funzione di esperto si accede mediante concorso». Viene inoltre introdotta la valutazione e la verifica delle prestazioni dei prof ai fini della progressione economica e di carriera. Prevista anche l'istituzione di un «albo nazionale dei docenti, suddiviso in sezioni regionali». Finiscono nel mirino la figura del preside, così com'è oggi, e quella del direttore amministrativo. Paolo Santulli lo scrive nella presentazione della proposta: «Nei dieci anni in cui si è discusso sull'autonomia delle scuole non si è operato conseguentemente. È significativo che ciò sia avvenuto - ma con effetti non del tutto positivi - solo ed esclusivamente per la figura del dirigente scolastico e del direttore dei servizi generali e amministrativi, creando un oggettivo squilibrio e una asimetria tra le finalità educative della scuola e il suo funzionamento ammnistrativo». L'articolo 3 del documento ridisegna, appunto, la funzione del dirigente, definisce la funzione ispettiva e stabilisce che si tratta di ruoli ai quali si accede mediante concorso a cui possono partecipare esclusivamente i docenti esperti. A picchiare duro contro la rappresentanza sindacale è soprattutto la proposta firmata da Angela Napoli. L'articolo 7 del suo Ddl ha per titolo . In poche parole, il testo cancella le Rsu dalla contrattazione sindacale. L'esponente di An spiega che «con questo articolo si chiede un recupero delle competenze da parte degli organi collegiali, quali i consigli di istituto e i collegi dei docenti».

Il Sole 24 ore

 rapini sandro    - 18-10-2003
fatto bene