ilaria ricciotti - 21-07-2003 |
Genova, cara Emanuela, ci ha insegnato, come ogni strage compiuta da mani assassine in tutto il mondo , che non dobbiamo avere più paura; che non possiamo stare a guardare chi massacra, soffoca ed impone il silenzio della parola e dell'anima. No, non si può più assistere a certi orrori. Lo reclamano la dignità di essere uomini, la verità e la giustizia. L'uomo sta correndo non si sa bene verso che cosa, verso chi, verso dove, ma una parte dell'umanità e la natura recriminano una cornice diversa, in cui ogni piccolo essere sia rispettato e non torturato, tarpato, schiavizzato o ucciso da coloro che si credono in grado di gestire il mondo e di tirarne i suoi fili, ma che, analizzando bene il loro operato, dimostrano di essere poveri dentro e immensamente soli. Come sempre le tue parole mi commuovono, mi fanno riflettere e sentire in sintonia con chi, come me, ancora guarda incantata un tramonto, un cielo stellato, un bambino appena nato e tanti altri bellissimi miracoli della natura. Ti ringrazio per questo e ti saluto con affetto e stima. |