Nostalgia
ilaria ricciotti - 14-07-2003
Cari lettori di questa rivista,

come avrete capito...
ho perso il cuore e la vista.
Non posso e non potrò dimenticare,
chi per qualche anno mi ha fatto sognare.
Chi mi ha fatto respirare un'aria frizzantina,
propinandomi una scuola diversa e più carina.
Chi mi ha fatto sentire un fermento dentro...
emanando decreti impregnati di rinnovamento.
Chi ha voluto con forza una scuola dell'autonomia,
nella quale ognuno si sentisse libero di scegliere...
e non costretto ad andar via,
o a intraprendere una strada della diversità
per distinguersi dai tanti signorini che son là.
Durante questo periodo ho toccato il cielo con un dito,
perchè mi sentivo realizzata...
avevo tante idee e di materializzarle non mi veniva impedito.
Ora provo tanto rammarico e tanta nostalgia,
per l'altra scuola che oggi sento scorrere via...
per una scuola che non "m'attizza" più,
in quanto si limita a fare il gioco del cucù.
Mi perdonino coloro che la sostengono tanto,
se dell'altra ho nostalgia e tanto rimpianto.
Ma la vita si basa sul camnbiamento,
a volte proficuo, a volte un pesante tormento.
Perciò chiedo scusa se mi sono sfogata,
ma la scuola che si vuole costruire è per me vecchia,
e va soltanto demolita o al limite ben restaurata.


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