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breve di cronaca
La Cgilscuola sul "Decretino

Nell’incontro tenutosi al Ministero il 7 luglio 2003, incontro di confronto sull’attuazione delle legge Moratti dal prossimo anno scolastico, la delegazione ministeriale, guidata dal Capo Dipartimento dott. Capo, ha illustrato alle organizzazioni sindacali la decisione del Ministro di sottoporre al parere del CNPI un provvedimento amministrativo finalizzato ad anticipare alcuni aspetti della legge 53/03.
Ecco le linee di fondo del provvedimento.


INGLESE E INFORMATICA

Estensione dal prossimo anno scolastico dell’insegnamento dell’inglese e dell’informatica nella prima e seconda elementare attraverso la disponibilità di risorse professionali aggiuntive (sono attualmente “scoperte” 13.000 classi prime e 9.000 classi seconde).
Conferma degli attuali orari di insegnamento della lingua straniera nel secondo ciclo (3 ore settimanali) e degli attuali impegni di lavoro degli specialisti di lingua straniera (6/7 classi).
Prosecuzione dell’insegnamento delle lingue straniera diverse dall’inglese nelle classi prime e seconde dove è già stata avviata.
Diffusione “trasversale” dell’insegnamento dell’informatica e potenziamento della formazione in servizio degli insegnanti.


PRIMA ATTUAZIONE DELLA LEGGE 53/03


Avvio dal prossimo anno scolastico di un progetto nazionale di innovazione finalizzato alla prima attuazione della legge 53/03.
L’adesione al progetto è facoltativa, le scuole sono libere di aderire o meno all’iniziativa del Ministero. L’estensione dell’inglese e dell’informatica è assicurata anche alle scuole che non aderiscono al progetto nazionale di innovazione.
Il progetto di innovazione è limitato all’introduzione dei piani di studio delle Indicazioni Nazionali. Non può essere introdotto quanto previsto dal capitolo delle Indicazioni Nazionali “Vincoli e Risorse”: insegnante coordinatore – tutor, assetti strutturali, orari di funzionamento.
Le scuole che aderiscono al piano nazionale di innovazione attivano i piani di studio nell’ambito della autonomia didattica, organizzativa e di ricerca.
Il progetto di innovazione è finalizzato a far partecipare le scuole alla ricerca e all’approfondimento delle soluzioni di attuazione della legge 53/03.


LA POSIZIONE DELLA CGIL SCUOLA

La CGIL Scuola nel corso dell’incontro ha espresso la seguente posizione:

Non ci sono le condizioni, come affermato anche nel documento unitario di CGIL CISL UIL Scuola, per attuare la legge 53/03 dal prossimo anno scolastico: mancano i tempi utili e il consenso necessario.
Limitatamente all’estensione dell’insegnamento della lingua straniera e dell’informatica in prima e seconda, il parere è favorevole, a condizione che siano messe effettivamente a disposizione risorse aggiuntive, si attui una efficace formazione del personale, non si riduca l’orario di insegnamento della lingua straniera nelle altre classi;
Valutazione negativa, invece, per il progetto nazionale di innovazione. Queste le ragioni:
non ci sono i tempi e le condizioni per una prima attuazione della legge 53/03 dal prossimo anno scolastico, sia pur limitata e facoltativa: indipendentemente dalla valutazione dei contenuti, un decreto che esce alla fine di luglio – primi di agosto non può che produrre processi innovativi affrettati e improvvisati;
non è accettabile avviare alcuna forma di attuazione della legge 53/03, né di tipo ordinamentale, né di tipo curricolare, senza l’approvazione dei decreti legislativi attuativi e l’adozione dei regolamenti previsti per la definizione di nuovi curricoli (art.8 dpr 275/99);
se si vuole attuare un progetto nazionale volto a esplorare possibili innovazioni degli ordinamenti vigenti sulla base dell’art. 11 DPR 275/99, occorre assicurare all’iniziativa le condizioni prescritte dallo stesso art. 11 per le iniziative finalizzate all’innovazione: durata predefinita, chiarezza degli obiettivi, valutazione dei risultati. Nella bozza ministeriale, invece, i tempi sono indeterminati (si prevede che il progetto nazionale duri fino a quando non saranno entrati in vigore i previsti decreti legislativi in materia) e non sono indicati né gli obiettivi né le modalità di valutazione;
di conseguenza, il provvedimento prospettato dall’amministrazione utilizza in modo improprio l’art. 11 DPR 275/99 (esplorazione sulla validità di possibili innovazioni ordinamentali) e si configura, invece, come un’anticipazione parziale e transitoria del decreto legislativo non ancora approvato a causa dell’ assenza del necessario consenso;
la necessità di coinvolgimento delle scuole può essere affrontata solo attraverso una consultazione sulle Indicazioni Nazionali e sulle linee guida del decreto di attuazione, consultazione che fino ad oggi è stata elusa e che non può essere sostituita da forme di anticipazione di curricoli che gli operatori non hanno avuto modo di approfondire e sui quali non hanno mai avuto la possibilità di esprimersi.

Per questo ragioni, se si esclude l’estensione dell’insegnamento della lingua inglese e dell’informatica, la CGIL Scuola ha espresso una valutazione negativa del provvedimento illustrato, un provvedimento che si prospetta ambiguo e confuso, destinato ad aumentare il già grave stato di incertezza delle scuole rispetto al prossimo anno scolastico.

Roma, 8 luglio 2003

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 ilaria ricciotti    - 11-07-2003
Checchè se ne dica la CGIL ha fatto benissimo a disapprovare questo "decretino" che non di certo aiuterà i bambini ad acquisire quel sapere tanto decantato, bensì a sottrarli di quelle conoscenze di cui hanno bisogno. inglese ed informatica sì, ma non certo con questi presupposti ministeriali.