breve di cronaca
Tolleranza zero?
Rolando A. Borzetti - 06-07-2003
Don Albanesi commenta la Relazione annuale sulle droghe.

Polemiche vecchie, scontate e fuori bersaglio di fronte a dati sulle tossicodipendenze che segnalano un aumento “a un ritmo impressionante” delle morti per overdose da cocaina (2,8% nel ’96; 7,9% nel ’99 e 13,8% nel 2002). Commenta così Don Vinicio Albanesi alcuni dati contenuti nella “Relazione annuale al Parlamento sulle tossicodipendenze”.

“Nel 2000 lanciammo l’allarme sull’omertà dell’uso di cocaina (Corriere della sera 26.11.2000). Oggi confermiamo tale omertà: - scrive nell’editoriale In Italiano - mai nessuna notizia che allerti l’opinione pubblica sul rischio di tale droga. E il motivo c’è: è una sostanza più “in”, alla portata non solo dei tossicodipendenti da strada, ma anche di persone in carriera. Non prevede il rito del “buco”, non crea allarme sociale, amplifica il senso di onnipotenza, di prestanza fisica, di comunicazione. E’ la droga dei ricchi: l’han capito bene i trafficanti che, in questi ultimi anni, hanno abbassato i prezzi al consumo, con il beneficio del silenzio stampa di cui impunemente gode quest’uso di droga”.

“Siamo curiosi – aggiunge - di conoscere il ddl dell’On. Fini, prima annunciato e poi rimandato, sulla tolleranza zero. Siamo curiosi di sapere se i nomi di un terzo dei nostri ragazzi saranno fatti conoscere alle prefetture perché consumatori, anche se occasionali, di droghe leggere, se sarà proibito l’alcool, considerato l’abuso oramai massiccio da parte delle giovani generazioni, se saranno chiamati tossicomani personaggi noti e meno noti che fanno uso di cocaina. La ragionevolezza dice che il fenomeno del consumo di droghe è diventato veramente critico, in quanto anonimo, diffuso, pericolosissimo”.




Droghe: polemiche fuori bersaglio

Venerdì 4 luglio 2003

Una serie di dati sulle tossicodipendenze di questi giorni, fa riflettere sul fenomeno del consumo di droga in Italia e in Europa.
Uno dei dati significativi della Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia - 2002dice che le morti per overdose da cocaina sono aumentate a un ritmo impressionante: erano il 2,8% nel ’96; sono diventate il 7,9% nel ’99; per arrivare al 13,8% nel 2002, nonostante il calo, in termini assoluti (tra il 2001 e 2002) di morte per overdose.

La cocaina sta diventando la prima droga pesante in assoluto. Nel 2000 lanciammo l’allarme sull’omertà dell’uso di cocaina (Corriere della sera 26.11.2000). Oggi confermiamo tale omertà: mai nessuna notizia che allerti l’opinione pubblica sul rischio di tale droga. E il motivo c’è: è una sostanza più “in”, alla portata non solo dei tossicodipendenti da strada, ma anche di persone in carriera. Non prevede il rito del “buco”, non crea allarme sociale, amplifica il senso di onnipotenza, di prestanza fisica, di comunicazione. E’ la droga dei ricchi: l’han capito bene i trafficanti che, in questi ultimi anni, hanno abbassato i prezzi al consumo, con il beneficio del silenzio stampa di cui impunemente gode quest’uso di droga.

Il secondo dato è fornito della ricerca Espad (Inchiesta europea nelle scuole):un ragazzo italiano su 3 (33,5%) tra i 15 e i 19 anni ha fumato spinelli; le intossicazioni alcoliche (ubriacature) ha riguardato il 53% degli intervistati nel 1999, per salire al 55% nel 2002.

Infine l’Istituto superiore di sanità dichiara che si è bloccato il trend di diminuzione dei nuovi contagi da Hiv, mentre sono aumentati del 38% in un anno i casi di infezione attribuiti a trasmissione eterosessuale.

Di fronte a queste novità, le polemiche degli ultimi mesi appaiono vecchie, scontate, fuori bersaglio.
Siamo curiosi di conoscere il ddl dell’on. Fini, prima annunciato e poi rimandato, sulla “tolleranza zero”.
Siamo curiosi di sapere se i nomi di un terzo dei nostri ragazzi saranno fatti conoscere alle prefetture perché consumatori, anche se occasionali, di droghe leggere, se sarà proibito l’alcool, considerato l’abuso oramai massiccio da parte delle giovani generazioni, se saranno chiamati tossicomani personaggi noti e meno noti che fanno uso di cocaina. La ragionevolezza dice che il fenomeno del consumo di droghe è diventato veramente critico, in quanto anonimo, diffuso, pericolosissimo.Ci aspetteremmo una politica piena di riflessione, di interventi preventivi seri, di nuovi interventi riabilitativi.
Per il bene dei nostri figli, continuiamo a sperare.





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 Rolando A. Borzetti    - 07-07-2003
IL BOOM della cocaina non è solo nel consumo, ma anche nei decessi per overdose. Secondo quanto riporta la Relazione al parlamento sulle tossicodipendenze, presentata ieri, sono stati oltre 70 i morti a causa di questa droga nel solo 2002: una percentuale sul totale pari al 13,8 %, contro il solo 2,8 del 1996.
Il dato è riportato nella sezione "Approfondimenti" della Relazione, dove si sottolinea come, in particolare sulla base di un rapporto del Gruppo dei tossicologi forensi, "si può intuire come i decessi per eroina in popolazione tossicodipendente stiano facendo spazio a decessi di assuntori di altre sostanze stimolanti come la cocaina". Una considerazione che suona inquietante nell'anno in cui si è registrato il crollo delle overdose, passate a 516 in totale con un meno 37,4% rispetto al 2001.
L'analisi dei tossicologi è stata effettuata su 348 dei 516 casi. Oltre alla percentuale della cocaina risulta anche un altro 15,8% che riporta come causa della morte la dicitura "qualsiasi". Una dicitura che richiama a un altro passo della Relazione, dove si legge della "consapevolezza che il consumo/abuso di cocaina in combinazione con altre sostanze si stia sempre più diffondendo nella popolazione, in particolare quella giovanile".
Il fenomeno cocaina assume dunque un risvolto tragico, dopo che da diversi anni viene segnalata dagli esperti e dagli operatori sul campo la crescita esponenziale della diffusione di questa sostanza. Nella stessa relazione al Parlamento si segnalava ieri come la cocaina fosse salita al 7% tra le "sostanze primarie d'abuso" denunciate dagli utenti dei Sert, mentre in questa statistica l'eroina è scesa per la prima volta sotto la soglia dell' 80%. Ma se questo dato può non essere considerato del tutto indicativo (è risaputo che i Sert sono poco attraenti per i consumatori di "coca"), ancora più rilevante è il + 117% nei sequestri di polvere bianca nel 2002 rispetto all'anno precedente. Un aumento che ha fatto il paio con l'aumento delle operazioni di polizia che lo scorso anno hanno interessato la cocaina (+ 11%).

Droghe Italia 2002: I decessi per overdose Tipologia della sostanzav.
Oppiacei 75,9 %
Qualsiasi 15,8
Cocaina 13,8
Amfetaminici 0,9

Note: I decessi causati dalla cocaina sono passati dal 2,8% nel 1996 al 7,9% nel 1999 e al 13,8% nel 2002

Fonte: Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia, 2003