Maturità
Vincenzo Viola - 19-06-2003
Il fascismo non ha fatto un solo morto, non sono mai esistiti Franco, Pinochet e Videla, ecc. ecc.
Vi è una sistematica e consapevole violazione della verità: nella scuola siamo all'anticamera del regime.

Vincenzo Viola - docente del Liceo Carducci - Milano



3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO : Il terrore e la repressione politica nei sistemi totalitari del '900.



DOCUMENTI


Scheda:

- Il fascismo italiano fece centinaia di prigionieri politici e di confinati in domicilio coatto, migliaia di esiliati e fuoriusciti politici.

-- Il nazismo tedesco dal 1933 al 1939 ha eliminato circa 20.000 oppositori nei campi di concentramento e nelle prigioni; tra il 1939 e il 1941 ha sterminato nelle camere a gas 70.000 tedeschi vittime di un programma di eutanasia. Durante la guerra si calcola che siano stati uccisi circa 15 milioni di civili nei paesi occupati, circa 6 milioni di ebrei; 3.300.000 prigionieri di guerra sovietici, più di un milione di deportati e decine di migliaia di zingari sono morti nei campi di concentramento; più di 8 milioni sono stati inviati ai lavori forzati.

- Nella Russia comunista la prima epurazione la pagarono gli iscritti al partito; tra il 1936 e il '38 furono eliminati 30.000 funzionari su 178.000; nell'Armata rossa in due anni furono giustiziati 271 tra generali, alti ufficiali e commissari dell'esercito. Nei regimi comunisti del mondo (URSS, Europa dell'Est, Cina, Corea del Nord, Vietnam, Cambogia, Cuba, ecc.) si calcola che sono stati eliminati circa 100 milioni di persone contrarie al regime.

- Né bisogna dimenticare le "foibe" istriane e, più di recente, i crimini nei territori della ex Jugoslavia, in Algeria, in Iraq, ecc. Amnesty International ha segnalato 111 Paesi dove sono state applicate torture su persone per reati d'opinione.



"Con il terrore si assiste a una doppia mutazione: l'avversario, prima nemico e poi criminale, viene trasformato in 'escluso'. Questa esclusione sfocia quasi automaticamente nell'idea di sterminio. Infatti la dialettica amico/nemico è ormai insufficiente a risolvere il problema fondamentale del totalitarismo: si tratta di costruire un'umanità riunificata e purificata, non antagonista [...]. Da una logica di lotta politica si scivola presto verso una logica di esclusione, quindi verso un'ideologia dell'eliminazione e, infine, dello sterminio di tutti gli elementi impuri".

S. COURTOIS, "Perché?", in "Il libro nero del comunismo", Milano, Mondadori, 2000



"Per genocidio si intende uno qualunque dei seguenti atti, commessi con l'intenzione di distruggere completamente o in parte un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso in quanto tale: a) assassinio di membri del gruppo; b) grave attentato all'incolumità fisica o mentale di membri del gruppo; c) imposizione intenzionale al gruppo di condizioni di vita destinate a provocarne la distruzione fisica totale o parziale; d) misure volte a ostacolare le nascite all'interno del gruppo; e) trasferimenti coatti dei figli di un gruppo a un altro".

Convenzione delle Nazioni Unite del 9/12/1948



"Dolore per la nostra patria [il Cile] soggiogata e convertita in un immenso carcere; per il nostro popolo martoriato dalla fame e dalla miseria; per i nostri compagni ed amici caduti nel combattimento, o assassinati, torturati o incarcerati dal fascismo. Speranza che questo incubo di orrore avrà una fine non lontana, e la certezza che i colpevoli riceveranno il castigo esemplare".

C. ALTAMIRANO, "Saluto di capodanno: I gennaio 1975", in "Tutte le forme di lotta", Milano, 1975,
(L'autore era segretario generale del Partito socialista cileno)




"I regimi totalitari del XX secolo hanno rivelato l'esistenza di un pericolo prima insospettato: quello di una manomissione completa della memoria".

T. TODOROV, "Memoria del male, tentazione del bene. Inchiesta su un secolo tragico", Milano, Garzanti, 2001




interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 Un gruppo di docenti del Liceo “Cottini”, Torino    - 19-06-2003
A proposito della traccia B3 della prova scritta di Italiano (ambito storico-politico), segnaliamo che le informazioni sul fascismo nella scheda (di cui non viene indicato l’autore) sono generiche e incomplete nei dati, prive di riferimenti alle vittime giustiziate dal regime nelle sue varie fasi, alle deportazioni, alle leggi razziali; inoltre i dati relativi al nazismo e quelli successivi sono mescolati in un orizzonte confuso e appiattito: per esempio riguardo alle vittime dei campi di concentramento vengono indicati i “70.000 tedeschi vittime di un programma di eutanasia” tra il 1939 e il 1941, “più di un milione di deportati e decine di migliaia di zingari…”,mentre non vengono specificate le circostanze né il progetto di sterminio razziale che portò ad eliminare 6 milioni di ebrei., ma vien detto che morirono “durante la guerra” Vengono, poi, elencati senza distinzione e decontestualizzati fenomeni assai diversi per orizzonte cronologico, genesi, dimensioni (foibe, ex- Jugoslavia, Algeria, Iraq ecc.), a seguito di scelte arbitrarie ed esposte in modo metodologicamente scorretto.Senza dire che vengono taciuti i crimini commessi dalle dittature militari , per esempio nell’America latina (la testimonianza del cileno Altamirano, è inserita in mezzo a citazioni di carattere generale).
Ci domandiamo quali competenze scientifiche abbiano le persone che hanno formulato questa traccia e ci lascia senza parole la citazione di Todorov, che suona quanto mai paradossale nella sua denuncia della manomissione della memoria, a siglare tanta confusione ed omissioni (intenzionali?).
Insegnanti che si sforzano quotidianamente di fornire ai loro studenti metodi di studio e strumenti critici corretti non possono che sentirsi offesi da tanta approssimazione e tendenziosità.


 ilaria ricciotti    - 21-06-2003
Questa è la storia che si vorrebbe vedere scritta sui nuovi testi scolastici?

 Docenti di storia    - 21-06-2003
Protesta contro il Ministro dell'Istruzione

Dopo una riunione tenutasi a Lecce presso la Scuola Media Statale "galateo" il 18.06.2003 i docenti di storia della Provincia hanno elaborato un documento per protestare sulle modalità di formulazione delle prova di italiano e in particolare la traccia sul totalitarismo.

COMUNICATO DEI DOCENTI DI STORIA
- PROVINCIA DI LECCE -


In merito alla prova scritta di italiano che si è svolta oggi in tutta Italia, con particolare riferimento alla traccia d'ambito storico-politico, di tipologia B, che ha avuto come argomento proposto dal Ministero dell'Istruzione Il terrore e la repressione politica nei sistemi totalitari del '900, i Docenti di Storia della Provincia di Lecce, esprimono il loro forte dissenso per le modalità con cui è stato trattato un così controverso e delicato, anche se interessante, tema.
Oltre a lamentare una imprecisione e incompletezza nelle informazioni, i docenti riuniti si interrogano se si sia trattata di una omissione voluta o casuale nel fornire in modo parziale i dati relativi alle vittime degli oppositori al regime fascista. Inoltre, hanno sollevato alcune critiche ed obiezioni di ordine metodologico oltre che contenutistico, dagli effetti distorsivi, della verità storiche accertate e, sul piano didattico la insufficienza e inadeguatezza della documentazione selezionata.
In particolare essi rilevano che:

1)- secondo i dati forniti dalla scheda non esisterebbero oppositori uccisi dal regime fascista, ma soltanto prigionieri, esiliati e confinati. In altri termini sarebbe come affermare implicitamente che personaggi storici di rilievo nazionale (solo per citare i più noti) come Giovanni Amendola, Giacomo Matteotti, Piero Gobetti, Nello e Carlo Rosselli e tantissimi condannati a morte o morti a causa delle condizioni imposte al confino o in carcere, come Antonio Gramsci, non siano mai esistiti;

2)- a chi dovrebbero essere ascritte, allora, le decine di migliaia di etiopi gasati nel '35 e nel '36 se non al regime fascista italiano?

3)- l'inadeguatezza della documentazione fornita agli studenti deficitaria sul piano della scientificità e di scarso valore storiografico;

4)- Non si è tenuto in alcun conto dell'acceso e controverso dibattito storiografico attualmente in corso al quale non solo non si è fatto alcun riferimento , ma di cui non è si fornita alcuna documentazione. Mentre la complessità della problematica avrebbe richiesto ben più solide competenze storiografiche piuttosto che semplificazioni di tipo giornalistico e propagandistico;

5)- L'affastellamento delle informazioni non consentivano di stabile quella distanza critica necessaria per comprendere che le vittime innocenti della Repubblica di Salò hanno la stessa dignità storica degli italiani innocenti uccisi nelle foibe;

6)- Infine, su piano metodologico-didattico gli studenti non sono stati posti nella condizione di poter effettuare una disamina critica delle differenti interpretazioni storigrafiche che consentisse loro di elaborare un articolo o un saggio breve che notoriamente si compone a partire da posizioni ben definite e differenziate ed effettuare l'analisi di un fenomeno storico così controverso.

I DOCENTI FIRMATARI
SALVATORE COPPOLA
RITA BORTONE
SANTA DE SIENA
MARILENA MIRAGLIA
ANNA RITA MERICO
NOEMI DE CARLO
ANNA LUCIA PISANO'
ORNELLA CASTELLANO
LILIANA SIMONE
CATERINA PANAREO
GIOVANNI SECLI'
ENRICA BIENNA
CARMELO GARRISI
MARCELLA NUZZACI
MARIA ACERNO
AURORA FRACASSO
M. LECCI
LUCIA CAZZATO
ROMEO NEGRO
DANIELA MASSAGLI
MARIO FERRARA
RITA RUCCO
GIUSEPPE TAURINO
TINA LUPERTO
MARINA VISCIOLA
LUIGI GUERRIERI
ANNA TREVISI
MARINA VISCIOLA

 Caelli Dario    - 22-06-2003
Tute osservazioni molto opportune, ma vorrei che si ricordasse che per decenni ci è stato detto che in Russia (URSS) non esistevano i lager e la persecuzione politica.
Insomma cerchiamo di capire che ovunque ci sia un totalitarismo c'è sempre una repressione cruda e violenta di poveri innocenti e semplici oppositori politici. Castro mi pare una bella icona vivente di quanto sta al centro del discorso: il totalitarismo.

Poi che la scheda sia deficitaria e lacunosa non vi è dubbio, ma se agli alunni volete dare un paio di tomi sul totalitarsimo, allora dobbiamo dare un paio di giorni per stendere il saggio breve.
Come sempre quando si deve "stringere" e condensare si perde di precisione e si rischia di far perdere la prospettiva degli avvenimenti.

 Enrico La Sala    - 22-06-2003
Soltanto un suggerimento. Visitate il sito dell'
ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D'ITALIA


 Nice Dondi    - 22-06-2003
E sempre a proposito dell'esame di stato, come se non bastasse il qualunquismo storico del compito di storia, avete notato lo "SVILUPPO AUTOSOSTENIBILE "? E pensare che durante l'anno ho parlato ( insegno geografia economica e turistica) di sviluppo sostenibile, ma, chiedo venia al grande vate, non ho pensato mai che esistesse uno sviluppo autosostenibile.
Ho cercato di capire cosa sia e ne ho dedotto che debba essere quello "sviluppo mancato" che gli abitanti del c.d. terzo mondo debbono continuare a sostenere sulle proprie spalle visto che a loro lo sviluppo è sempre più precluso così come la possibilità di sbarcare in un paese ricco ed opulento i cui ministri si permettono anche di proporre le cannonate contro gli scafi pieni o vuoti poco importa.

 maurizia marchetti    - 27-06-2003
Signori, ormai è regime! Cosa attendiamo ancora per capirlo?
Maurizia Marchetti