Un gruppo di docenti del Liceo “Cottini”, Torino - 19-06-2003 |
A proposito della traccia B3 della prova scritta di Italiano (ambito storico-politico), segnaliamo che le informazioni sul fascismo nella scheda (di cui non viene indicato l’autore) sono generiche e incomplete nei dati, prive di riferimenti alle vittime giustiziate dal regime nelle sue varie fasi, alle deportazioni, alle leggi razziali; inoltre i dati relativi al nazismo e quelli successivi sono mescolati in un orizzonte confuso e appiattito: per esempio riguardo alle vittime dei campi di concentramento vengono indicati i “70.000 tedeschi vittime di un programma di eutanasia” tra il 1939 e il 1941, “più di un milione di deportati e decine di migliaia di zingari…”,mentre non vengono specificate le circostanze né il progetto di sterminio razziale che portò ad eliminare 6 milioni di ebrei., ma vien detto che morirono “durante la guerra” Vengono, poi, elencati senza distinzione e decontestualizzati fenomeni assai diversi per orizzonte cronologico, genesi, dimensioni (foibe, ex- Jugoslavia, Algeria, Iraq ecc.), a seguito di scelte arbitrarie ed esposte in modo metodologicamente scorretto.Senza dire che vengono taciuti i crimini commessi dalle dittature militari , per esempio nell’America latina (la testimonianza del cileno Altamirano, è inserita in mezzo a citazioni di carattere generale). Ci domandiamo quali competenze scientifiche abbiano le persone che hanno formulato questa traccia e ci lascia senza parole la citazione di Todorov, che suona quanto mai paradossale nella sua denuncia della manomissione della memoria, a siglare tanta confusione ed omissioni (intenzionali?). Insegnanti che si sforzano quotidianamente di fornire ai loro studenti metodi di studio e strumenti critici corretti non possono che sentirsi offesi da tanta approssimazione e tendenziosità. |
ilaria ricciotti - 21-06-2003 |
Questa è la storia che si vorrebbe vedere scritta sui nuovi testi scolastici? |
Docenti di storia - 21-06-2003 |
Protesta contro il Ministro dell'Istruzione Dopo una riunione tenutasi a Lecce presso la Scuola Media Statale "galateo" il 18.06.2003 i docenti di storia della Provincia hanno elaborato un documento per protestare sulle modalità di formulazione delle prova di italiano e in particolare la traccia sul totalitarismo. COMUNICATO DEI DOCENTI DI STORIA - PROVINCIA DI LECCE - In merito alla prova scritta di italiano che si è svolta oggi in tutta Italia, con particolare riferimento alla traccia d'ambito storico-politico, di tipologia B, che ha avuto come argomento proposto dal Ministero dell'Istruzione Il terrore e la repressione politica nei sistemi totalitari del '900, i Docenti di Storia della Provincia di Lecce, esprimono il loro forte dissenso per le modalità con cui è stato trattato un così controverso e delicato, anche se interessante, tema. Oltre a lamentare una imprecisione e incompletezza nelle informazioni, i docenti riuniti si interrogano se si sia trattata di una omissione voluta o casuale nel fornire in modo parziale i dati relativi alle vittime degli oppositori al regime fascista. Inoltre, hanno sollevato alcune critiche ed obiezioni di ordine metodologico oltre che contenutistico, dagli effetti distorsivi, della verità storiche accertate e, sul piano didattico la insufficienza e inadeguatezza della documentazione selezionata. In particolare essi rilevano che: 1)- secondo i dati forniti dalla scheda non esisterebbero oppositori uccisi dal regime fascista, ma soltanto prigionieri, esiliati e confinati. In altri termini sarebbe come affermare implicitamente che personaggi storici di rilievo nazionale (solo per citare i più noti) come Giovanni Amendola, Giacomo Matteotti, Piero Gobetti, Nello e Carlo Rosselli e tantissimi condannati a morte o morti a causa delle condizioni imposte al confino o in carcere, come Antonio Gramsci, non siano mai esistiti; 2)- a chi dovrebbero essere ascritte, allora, le decine di migliaia di etiopi gasati nel '35 e nel '36 se non al regime fascista italiano? 3)- l'inadeguatezza della documentazione fornita agli studenti deficitaria sul piano della scientificità e di scarso valore storiografico; 4)- Non si è tenuto in alcun conto dell'acceso e controverso dibattito storiografico attualmente in corso al quale non solo non si è fatto alcun riferimento , ma di cui non è si fornita alcuna documentazione. Mentre la complessità della problematica avrebbe richiesto ben più solide competenze storiografiche piuttosto che semplificazioni di tipo giornalistico e propagandistico; 5)- L'affastellamento delle informazioni non consentivano di stabile quella distanza critica necessaria per comprendere che le vittime innocenti della Repubblica di Salò hanno la stessa dignità storica degli italiani innocenti uccisi nelle foibe; 6)- Infine, su piano metodologico-didattico gli studenti non sono stati posti nella condizione di poter effettuare una disamina critica delle differenti interpretazioni storigrafiche che consentisse loro di elaborare un articolo o un saggio breve che notoriamente si compone a partire da posizioni ben definite e differenziate ed effettuare l'analisi di un fenomeno storico così controverso. I DOCENTI FIRMATARI SALVATORE COPPOLA RITA BORTONE SANTA DE SIENA MARILENA MIRAGLIA ANNA RITA MERICO NOEMI DE CARLO ANNA LUCIA PISANO' ORNELLA CASTELLANO LILIANA SIMONE CATERINA PANAREO GIOVANNI SECLI' ENRICA BIENNA CARMELO GARRISI MARCELLA NUZZACI MARIA ACERNO AURORA FRACASSO M. LECCI LUCIA CAZZATO ROMEO NEGRO DANIELA MASSAGLI MARIO FERRARA RITA RUCCO GIUSEPPE TAURINO TINA LUPERTO MARINA VISCIOLA LUIGI GUERRIERI ANNA TREVISI MARINA VISCIOLA |
Caelli Dario - 22-06-2003 |
Tute osservazioni molto opportune, ma vorrei che si ricordasse che per decenni ci è stato detto che in Russia (URSS) non esistevano i lager e la persecuzione politica. Insomma cerchiamo di capire che ovunque ci sia un totalitarismo c'è sempre una repressione cruda e violenta di poveri innocenti e semplici oppositori politici. Castro mi pare una bella icona vivente di quanto sta al centro del discorso: il totalitarismo. Poi che la scheda sia deficitaria e lacunosa non vi è dubbio, ma se agli alunni volete dare un paio di tomi sul totalitarsimo, allora dobbiamo dare un paio di giorni per stendere il saggio breve. Come sempre quando si deve "stringere" e condensare si perde di precisione e si rischia di far perdere la prospettiva degli avvenimenti. |
Enrico La Sala - 22-06-2003 |
Soltanto un suggerimento. Visitate il sito dell' ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D'ITALIA |
Nice Dondi - 22-06-2003 |
E sempre a proposito dell'esame di stato, come se non bastasse il qualunquismo storico del compito di storia, avete notato lo "SVILUPPO AUTOSOSTENIBILE "? E pensare che durante l'anno ho parlato ( insegno geografia economica e turistica) di sviluppo sostenibile, ma, chiedo venia al grande vate, non ho pensato mai che esistesse uno sviluppo autosostenibile. Ho cercato di capire cosa sia e ne ho dedotto che debba essere quello "sviluppo mancato" che gli abitanti del c.d. terzo mondo debbono continuare a sostenere sulle proprie spalle visto che a loro lo sviluppo è sempre più precluso così come la possibilità di sbarcare in un paese ricco ed opulento i cui ministri si permettono anche di proporre le cannonate contro gli scafi pieni o vuoti poco importa. |
maurizia marchetti - 27-06-2003 |
Signori, ormai è regime! Cosa attendiamo ancora per capirlo? Maurizia Marchetti |