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Modello Gould
Marino Bocchi - 19-05-2003

L' iniziativa del CIDI su Gould si inserisce all'interno del dibattito mai finito intorno al ruolo dell'intellettuale, più o meno di corte, e sui modelli sociali. E a proposito di modelli, la coincidenza e' perfetta, in quanto misura una netta distanza. Gould e' uno di quegli scienziati che sfuggono al conformismo del loro ruolo o mestiere. Che interloquiscono coi loro modelli di riferimento, ci giocano e quando occorre li buttano. Nel caso di Gould mi sto ovviamente riferendo all'evoluzionismo ortodosso, che egli ha avuto il coraggio e il genio di attacare frontalmente con la teoria degli equilibri punteggiati, per cui l'evoluzione procede a salti e in modo casuale e non per linea continua.
Ora, a parte tutto il resto, per esempio il fatto che una ipotesi del genere mina alle radici ogni orgoglio antropocentrista, quello che di notevole va sottolineato e' la capacita' di contravvenire alle regole di un sistema dato per puro esercizio creativo e spirito di ricerca. Gould ha pagato un caro prezzo alla sua liberta': osteggiato dagli evoluzionisti darwiniani e dai creazionisti, e' stato per decenni messo ai margini della comunita' accademica. Il modello Gould si differenzia profondamente da quello dell'intellettuale di corte su un punto essenziale: il primo sbeffeggia il potere, il secondo lo ossequia, sempre e comunque. Che si tratti del sovrano, del committente, del padre di famiglia, del barone universitario, del prete, del segretario di partito, ecc. Oppure delle idee dominanti, del conformismo tout court o di quello, molto piu' subdolo, camuffato da anticonformismo, variante quest'ultima molto diffusa sia a destra che a sinistra.


Omaggio a Gould


Stephen Jay Gould (1941-2002) è stato uno dei più importanti biologi evoluzionisti e storici della scienza dello scorso secolo; la sua opera comprende non solo aspetti relativi al campo biologico e paleontologico, ma riveste una importanza fondamentale nell’ambito filosofico, etico e della divulgazione scientifica.
E’ stato infatti un divulgatore di incredibili capacità di coinvolgimento emotivo, in grado di toccare problemi all’apparenza lontani: le teorie evolutive e la visione della vita, i pregiudizi scientifici e il razzismo; l’intelligenza e il quoziente intellettivo; il concetto di tempo nella visione ciclica e lineare; il “nuovo millennio”; i rapporti tra scienza e religione, per citare alcune delle tematiche più interessanti.
La straordinaria attività di questo scienziato coinvolge non solo studenti e insegnanti ma anche un pubblico più ampio, in una esperienza di grande valore etico, che costituisce un esempio di onestà intellettuale, di trasversalità culturale e di alta divulgazione scientifica.
Questo omaggio a Gould, si svolge a un anno dalla sua scomparsa avvenuta il 20 maggio 2002.



Martedì 20 maggio 2003 piazza Sonnino, 13 - ore 17.00

Presentazione di S. J. Gould e della sua opera

La Vita meravigliosa e la struttura della teoria evolutiva

L’idea di progresso e il concetto di adattamento


Il pollice del panda e altri esempi di evoluzione

Un modello di divulgazione scientifica


Intelligenza e pregiudizio

Lo studio della diversità umana


Gould e Duchamp: Art Science Research

Laboratori


Un esempio di incontro tra arte e scienza

Dibattito


Incontro e interventi a cura di Silvia Giannella, Alessandra Magistrelli e Giorgio Narducci

Cidi di Roma - Piazza S. Sonnino, 13 Tel. 06/ 5881325 ; Fax 5894077


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