ilaria ricciotti - 18-05-2003 |
Che il potere dei presidi sia aumentato non è discutibile, ma forse da 30 anni ad oggi essi erano più deboli di ora? Io 33 anni fa, a 22 anni ho ricevuto da un preside un "buono", anzichè ottimo nella qualifica, per troppa abnegazione nei confronti degli alunni e perchè, insieme ad una collega, manifestavamo di essere dalla parte dei più deboli, dei lavoratori sardi disoccupati ecc. Da allora ad oggi i presidi, hanno visto lievitare le loro responsabilità (anche se possono essere denunciati da qualche genitore o insegnante un po' troppo restii ad una scuola moderna) essendo stati smantellati i provveditorati, che si stanno preoccupando soltanto di atti amministrativi . Questo a mio avviso era fisiologico e non certo voluto soltanto dai "carissimi cgiellini", bensì da chi aveva il potere per farlo. E noi docenti, mentre accadevano queste brutture dove eravamo? I sindacati ci hanno sempre ventilato ciò che stava per succedere nella scuola, ma noi forse non ci siamo preoccupati più di tanto se il posto dei provveditori veniva occupato, sotto certi aspetti dai dirigenti. Ed allora ci lamentiamo di questo "buon contratto". Ma esso c'è e di esso che ne vogliamo fare? Lo vogliamo rispedire al mittente? Vogliamo utilizzarlo per sfogare la nostra rabbia, aspettando però di poter incassare al più presto quei pochi soldini che ci sono stati regalati? O tutti insieme, pensiamo di scrivere uno stesso documento, magari tramite Fuoriregistro, dove saremo pronti finalmente ad esplicitare quelle parti che di esso non digeriamo? Quando dico tutti insieme non mi riferisco soltanto a coloro che appartengono ad un solo sindacato, ma a tutta la categoria della scuola, che non accetta questo contratto o parti di esso. Ed allora propongo che ci sia una mobilitazione al'unanimità e che la base invii al Ministro ed ai sindacati tutti, una dichiarazione scritta in cui si sostiene di rifiutare il contratto nella sua interezza o si precisano i punti considerati "più perversi" e si firma. Pensate che tutti noi saremo disposti almeno a compiere questo gesto? Io penso proprio di no. Ed allora non ci lamentiamo, chiamando in causa sempre la solita CGIL, e non anche gli altri sindacati, CISL, UIL, SNALS ( che è quello con più iscritti), di aver dichiarato "buono " un contratto non condiviso dalla base. Un' altra proposta potrebbe essere quella di richiedere, anche se il contratto è stato firmato, un referendum tra i lavoratori interessati, per verificarne il suo grado di soddisfazione. Termino ricordando che tale contratto non è stato partorito dai sindacati, ma da altri e che i sindacati firmatari o dovevano, conoscendo la categoria, "mangiare questa minestra o saltare fuori dalla finestra". C'è chi non ha accettato gli aumenti ed altre articolazioni di esso, ma secondo voi queste altre sigle sindacali (COBAS, GILDA), come in altre circostanze, riusciranno a cancellare la belliissima torta, preparata con cura da questo governo per la scuola pubblica italiana? Tutti coloro che l'hanno votato dovrebbero inneggiare ed essere pienamente soddisfatti di tante cose: classi tagliate, pochi aumenti salariali, insegnanti perdenti ore ed anche del contratto. Esso, e mi ripeto, è stato firmato sì dai sindacati, ma voluto in un certo senso da tutti coloro che, votando questo governo hanno creduto in un sogno. Ciò che è tragico è che c'è gente, insegnanti compresi, che continuano a credere che tali sogni prima o poi diventeranno realtà, naturalmente sostenendo a spada tratta tale governo. Ed allora? Continuiamo tutti a sognare, a festeggiare, a sperare...! che il paese di Bengodi tocchi anche il nostro mare. Auguriamocelo tutti quanti, oggi abbiamo ricevuto soltanto degli spiccioli, in futuro senz'altro i nosti stipendi saranno più pesanti. Basta essere bravo, efficace ed obbediente... saremo contenti noi e faremo contenti il Ministro ed il dirigente. PROVARE PER CREDERE, se ne abbiamo il coraggio. |
Chiara - 19-05-2003 |
Solo una domanda....: chi sorveglierà i sorveglianti? (Quis custodiet ipsos custodes? ) |