Nulla di cui aver paura
Vittorio Delmoro - 14-05-2003
Ma diamogliela finalmente questa immunità! Così la smetterà di sbracciarsi come un pazzo scatenato.

Non il Lodo Meccanico, magari estendibile anche ai parlamentari; non il Lodo scalfariano che vale solo per questa legislatura ma mette fuori il Capo alla prossima; no, bensì il Lodo Berlusconi.

Se la sinistra ha ancora voce (ma dubito, poi dirò perché), se ha una dignità, se soprattutto possiede ancora la forza dell’ironia, si faccia promotrice di una legge Berlusconi che dichiari il Capo (in qualsiasi veste) non processabile.

So bene che se la cosa fosse presa seriamente mi si obietterebbe che una legge siffatta sarebbe platealmente anticostituzionale e il Presidente Ciampi non potrebbe promulgarla, ma sul terreno mediatico è una sfida che vale la pena lanciare : si chiarirebbe agli occhi di chiunque la vera posta in gioco!

Quanto alla sinistra afasica, in questa settimana di bombardamento cui il Capo ha sottoposto i media, le Istituzioni, la politica e tutti noi, il quadro che potrebbe averne tratto il cittadino medio come me è che sono tutti uguali, a destra e a sinistra.

Il Cavaliere rilegge gli ultimi dieci anni di storia italica, condannando i giudici che hanno smantellato la prima repubblica?

Si difende dal processo SME ipotizzando tangenti alla DC? Dichiara che al comune di Milano bisognava andare con l’assegno in bocca?

La sinistra risponde balbettando e quando tenta dei distinguo le ributtano addosso i finanziamenti sovietici e il complotto rosso. Se poco poco prova a rialzare la testa in uno scatto di dignità, ecco arrivarle il fango della commissione Telekom Serbia.

In nessuno dei luoghi mediatici in cui si è sviluppata in questa settimana una parvenza di dibattito i rappresentanti della sinistra hanno risposto a muso duro e contestato punto per punto le menzogne del Cavaliere; tanto che lo stesso Socci, ridacchiando, ha chiesto come mai le reazioni a queste bordate fossero state tanto timide.

Cosa teme la sinistra? Cosa ha da nascondere?

Un’opposizione seria, scrive Cordero (Repubblica, 10 maggio), deve avere precedenti limpidi; la sinistra italiana ha la possibilità di rivendicarli? O si troverà sempre sotto ricatto?

Perché Prodi, Fassino, D’Alema, quando sono interpellati dai vari telegiornali in merito alle accuse o alle dichiarazioni del Capo, non si lasciano andare ad una larga risata liberatoria (dal forte impatto mediatico), dichiarandosi disposti a qualunque processo, ora o in futuro, e pronti a rispondere a qualsiasi domanda?

Perché invece di dirsi indignati, non dimostrano alcuno stupore, abituati ormai da anni alle bugie del Capo, ma una vera gioia per essere di nuovo sotto il fuoco dello sparaballe?

Perché non fanno seguire a questa sguaiata ilarità un repentino ritorno alla serietà, parlando invece dei veri problemi sociali che Silvio non risolve?

Invece di titolare in prima pagina (Repubblica, 11 maggio) – PRODI ATTACCA BERLUSCONI – perché non scrivere invece LA RISATA DI PRODI ?

Io sono ancora legato a quel motto sessantottino (una risata vi seppellirà) e credo nella potenza dell’ironia, la quale va strettamente a braccetto con la serietà : il processo al Berlusconi imputato lo facciano i tribunali (che siano lasciati liberi di farlo); il processo al Berlusconi politico facciamolo quotidianamente sui problemi che ci toccano : la controriforma scolastica, la revisione delle pensioni, la situazione economica, i condoni, la legge sugli immigrati, i diritti, la guerra, …

Sempre che la sinistra abbia una sua proposta.


interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 Alfa    - 18-05-2003
Bisogna vedere se possono permettersi di ridere i rappresentanti della sinistra. E se avesse ragione il Cavaliere?

 ilaria ricciotti    - 20-05-2003
Se avesse ragione il Cavaliere vorrà dire che governerà per altre legislature, perchè lo meriterà.