Grazie Mereghetti
Gianluca Tomarchio Vasta - 17-11-2001
Carissimo Mereghetti,
quando ho letto i Suoi due articoli su fuoriregistro del 10/11/2001 (Grazie ministro, perche' ci considera delle persone e non dei terminali e Una finanziaria da difendere) mi sono immediatamente detto: "Era ora!", finalmente qualcuno che non sta sempre a lamentarsi e coglie tutto il significato dei cambiamenti che il nostro povero Ministro Sig.ra Moratti ha deciso o si accinge a decidere.
"Era ora!"
Ma cosa vogliono questi sindacati. Ci credono così poco furbi?
Sappiamo benissimo che le loro proteste contro la possibilità data ai Presidi di assegnare agli insegnanti fino a 24 ore settimanali per coprire gli spezzoni sono dovute solo a poca voglia di lavorare e non, come vorrebbero farci credere (che buontemponi...), all'esigenza di non lasciare senza lavoro migliaia di precari per anni presi in giro con corsi, concorsi, ricorsi, ecc... con il miraggio di un lavoro.
Gli si impedirà così di massacrarsi tra spezzoni di cattedre in Istituti distanti tra loro decine di chilometri, di perdere le giornate tra moduli e sportelli dei provveditorati, di farsi due o tre collegi docenti, due o tre riunioni per materia, due o tre ore di ricevimento, ed in qualche caso addirittura di rinunciare al giorno libero per poter avere un orario compatibile con gli spostamenti........... no, roba da terzo mondo, dovrebbero ringraziare invece di protestare.
Potranno stare più tempo con i propri figli e le proprie famiglie, invece di affannarsi a correre a destra e a manca per dar loro da mangiare............ che genitori snaturati!
E poi, via diciamocelo, tutta questa gente che arriva nelle nostre scuole non si sa da dove, che ha dei modi di insegnare........ beh, lasciamo perdere....., cosa pensa?........, via, via, meglio non perdere tempo a confrontarsi, a mettere in discussione i nostri metodi, abbiamo imparato dai nostri insegnanti come si fa questo mestiere, no?
Meglio così quindi. Qualche migliaio di disoccupati in più non creerà certo grossi problemi......ce ne sono così tanti che non hanno voglia di lavorare.
Noi intanto avremo la possibilità di vedere finalmente incrementato il nostro stipendio, tanto 24 ore non sono tante. La finiranno così di accusarci di lavorare solo 18 ore a settimana. Si, lo so che se si contano le riunioni, l'aggiornamento, la preparazione delle lezioni e delle verifiche, le correzioni, ecc... si arriva molto spesso ad ora di cena e delle volte molto oltre, è però anche vero che tanti colleghi sfornano progetti in continuazione, che passano i pomeriggi a scuola per organizzarli e seguirli, per corsi di recupero a classi intere, per sportelli a singoli studenti....... quindi il tempo a disposizione ce l'hanno. Allora facciamoli lavorare di più la mattina così gli passerà la voglia di mettersi ad organizzare corsi che con le loro materie e con il corso di studi non c'entrano nulla....... che ne so, il linguaggio audio-visivo a dei liceali.............. assurdo!! Non interessa ad un liceale che il filmato di un avvenimento può essere girato e montato in modo da far credere all'opposto di quanto effettivamente accaduto, anzi non deve interessargli......... mica vogliamo formare dei sovversivi. Oppure che ne dite di un corso di psicanalisi a dei ragionieri? Da ridere!! Ragionieri devono essere, non uomini che sanno di ragioneria. Immaginate se i ragionieri iniziassero a chiedersi perchè al supermercato comprano solo certe marche e non altre. Una catastrofe, ci ritroveremmo con alcune multinazionali sul lastrico e migliaia di licenziamenti....... per carità. Che sappiano leggere (poco), scrivere e far di conto come ha detto qualcuno qualche tempo fa. Facciamogli credere che conoscere vita, morte e miracoli di Leopardi e Manzoni, saper disegnare una funzione dopo averla studiata, sapere che il Brasile si trova in Sud America, produce caffè ed è a maggioranza cattolica, sapere che il nucleo è una parte dell'atomo, che X è 10 in numeri romani oltre che il pareggio sulla schedina, ecc... ecc...., facciamogli credere dicevo che tutto ciò gli permetterà di vivere tranquillo la propria vita ed avremo fatto ciò per cui siamo pagati.
Questo taglio di precari poi consentirà un notevole risparmio, finalmente il governo avrà a disposizione i fondi da destinare alle scuole...... private, finalmente si cercherà di dimenticare il ruolo sociale dell'istruzione pubblica ormai sancita solo dalla Costituzione Italiana, e che sarà mai................ si cambia. Sappiamo tutti poi che la scuola pubblica italiana ha delle strutture che il mondo ci invidia, infatti i nostri governi possono tranquillamente permettersi di destinare all'istruzione molte risorse finanziarie in meno rispetto agli altri stati Europei.......... semplicemente non ce n'è bisogno.
E allora, siamo seri, cosa volete contestare? Vogliamo negare un aiuto finanziario e legislativo ai diplomifici ed alle carissime (non di affetto si tratta) scuole cattoliche? Bisogna proprio essere senza cervello.
Finalmente, Caro Mereghetti, avrà l'opportunità di parlare ai suoi studenti di storia e filosofia per 6 ore in più alla settimana e tornando a casa non si sentirà più appiattito in un ruolo impiegatizio di 18 grigie ore di lezione frontale, finalmente si potrà dichiarare soddisfatto delle sue 24 grigie ore di lezione frontale da libero professionista.
Finalmente lo stipendio salirà consistentemente non per il riconoscimento, dopo anni, della centralità e dell'importanza del ruolo di docente, ma per il pagamento di un lavoro extra che affidato ad un nuovo assunto costerebbe molto di più...... ma questo forse per Lei non ha rilevanza. Potrà comunque felicemente constatare come i suoi alunni (saranno restati solo quelli che non possono permettersi di andare ad una scuola privata) non saranno più distratti da devianti progetti data la mancanza di tempo e di fondi necessari alla loro realizzazione.
La saluto con sincera cordialità.
Forse le sembrerà assurdo, ma chi le scrive è un docente che insegna da 15 anni e non deve più, fortunatamente, da 10 anni barcamenarsi da precario.



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 Prof. Ghiretti Riccardo    - 18-11-2001
Grazie di cuore , Prof. Vasta
e ho scritto appositamente Prof. con la lettera maiuscola, perchè la sua risposta al Sig. Mereghetti è chiara , efficace e rende onore alla categoria degli insegnanti .......la ringrazio per avere espresso con sana ironia , ma con grande decisione un pensiero che condivido nella sua totalità.
Rimane comunque l'amarezza per ciò che ho letto in tante lettere precedenti (Mereghetti compreso)....
Grazie ancora
Riccardo Ghiretti

 Luisa Cannova, docente sc. elem. Nizza M.to (AT)    - 22-11-2001
Insegno da ormai 21 anni e a dicembre mi spetterà il famoso riconoscimento del "gradone"! Sono molto in sintonia con la sua risposta data al maestro dalla penna rossa ! E mi sento un po' una categoria alla Pavlov, spesso troppo condizionati, nei comportamenti ed imbrigliati in facili e superficiali giudizi! Mi sento spesso presa in giro dalla P.I., che per il terzo anno mi fa attendere più di un anno per ricevere quelle misere spettanze per aver fornito , con un monte ore che supera senza dubbio le cento ore, i miei "servigi" quale F.O. Vado comunque avanti, credendo più che mai nella scuola pubblica, laica e libera, non so ancora per quanto ( a livello qualitativo) nella funzione didattica. Buon Lavoro!