da Olivia Guerrini
A Pasqua come a Natale,
si spera..., ma molti continuano a star male.
Sotto l'albero c'erano parecchi doni sopraffini, che a Pasqua suscitano preoccupazioni tra adulti e bambini.
Le uova son molte e di diversa qualità, per chi le vende e ci invita a mangiar.
C'è l'uovo tagliaclassi, duro come alcuni sassi; c'è l'uovo a due colori, per il poverello e per chi possiede ori; c'è l'uovo antichizzato, per chi ama l'antiquariato; c'è l'uovo che sembra vero, ma se lo apri è vuoto e nero; c'è l'uovo tutto bianco, ma il suo colore è un altro; c'è l'uovo di qualità, ma non tutti lo possono comprar; c'è l'uovo tanto sponsorizzato, ma chi lo acquisterà verrà fregato; c'è poi un uovo di puro cioccolato, ma non tutti possono comperarlo a buon mercato.
L'uovo che io vorrei è quello che in molti vogliamo, comune, semplice che in molti da sempre mangiamo.
Auguro perciò a tutti coloro che amano il cioccolato e le sorprese, di scegliere bene le uova e di leggere attentamente l'etichetta, prima di fare grandi spese.
Da Ilaria Ricciotti
Il Samurai
Dopo una lunga ed eroica vita, un valoroso samurai giunse nell'aldila' e fu destinato al paradiso. Era un tipo pieno di curiosita' e chiese di poter dare prima un'occhiata anche all'inferno. Un angelo lo accontento' e lo condusse all'inferno.
Si trovo' in un vastissimo salone che aveva al centro una tavola imbandita con piatti colmi e pietanze succulente e di golosita' inimmaginabili. Ma i commensali, che sedevano tutt'intorno, erano smunti, pallidi e scheletriti da far pieta'.
"Com'e' possibile?", chiese il samurai alla sua guida. "Con tutto quel ben di Dio davanti!".
"Vedi: quando arrivano qui, ricevono tutti due bastoncini, quelli che si usano come posate per mangiare,solo che sono lunghi piu' di un metro e devono essere rigorosamente impugnati all'estremita'. Solo cosi' possono portarsi il cibo alla bocca".
Il samurai rabbrividi'. Era terribile la punizione di quei poveretti che, per quanti sforzi facessero, non riuscivano a mettersi neppur una briciola sotto i denti. Non volle vedere altro e chiese di andare subito in paradiso.
Qui lo attendeva una sorpresa. Il paradiso era un salone assolutamente identico all'inferno! Dentro l'immenso salone c'era l'infinita tavolata di gente; un'identica sfilata di piatti deliziosi. Non solo: tutti i commensali erano muniti degli stessi bastoncini lunghi piu' di un metro, da impugnare all'estremita' per portarsi il cibo alla bocca. C'era una sola differenza: qui la gente intorno al tavolo era allegra, ben pasciuta, sprizzante di gioia.
"Ma com'e' possibile?", chiese il samurai.
L'angelo sorrise. "All'inferno ognuno si affanna ad afferrare il cibo e portarlo alla propria bocca, perche' si sono sempre comportati cosi' nella vita. Qui al contrario, ciascuno prende il cibo con i bastoncini e poi si preoccupa di imboccare il proprio vicino".
Paradiso ed inferno sono nelle tue mani. Oggi.
Da Pino Tizza
p.pint - 24-04-2003
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Le righe in rima scritte dalla prof.Ricciotti rispecchiano la realtà del momento.Complimenti Josepint |