Giuliano Cianfrocca - 13-04-2003 |
Cara mia, capisco essere corporativi, ma c'è un limite a tutto! Magari quando questi bei tomi promiser le "Tre I" avrai pensato: "Poco male, anzi bene! Insegno Inglese, con Internet me la cavicchio, l'Impresa non sarà poi peggio della scuola pubblica". Poi scopri che per loro l'Inglese è solo la lingua del padrone, utile per giocare in borsa o per rispondere Yes quando chiama alla guerra; che Internet in mano a loro è un comodo sistema per risparmaiare insegnanti o per mattere in piedi corsi demenziali come l'UMTS, o magari per veicolare il 'Pensiero Unico' che poi è quello dell'Impresa. Quando alla fine ti tolgono la tua ora "a disposizione" che cosa elucubri? «alcune cattedre (per esempio italiano e latino), invece, possono essere di 15, 16 o17 ore senza che nessuno urli al pubblico spreco. Non se ne capisce la logica , visto che ad un orario cattedra di 15 ore non è difficile aggiungere un insegnamento di 3 ore senza sconvolgere la continuità didattica» Insomma: "fate vobis, rompete le scatole ai colleghi di lettere ma salvate la mia ora "a disposizione" Con qualche colega abbiamo provato a "simulare" che cosa succederà alle cattedre di lettere dello scientifico: per arrivare a 18 ore bisogna "pescare" le due di Geografia del primo, oppure le tre di Storia del primo e del secondo anno. Lo studente avrà due, a volte tre, insegnanti di lettere, alla faccia di OGNI idea di continuità, oltre che di interrelazione tra discipline che verranno insegnate da professori "di passaggio". Credo proprio che se speriamo di salvare l'orticello nostro mandando le capre a brucare dal vicino non riusciremo a cambiare un bel nulla di questo scientifico tentativo di smantellamento dell'istruzione. |
Natale Scuderi - 13-04-2003 |
Domanda: Che ruolo hanno in tutta questa vicenda i dirigenti scolastici? Si allineano, come purtroppo sta accadendo in molti casi, elaborando cervellotiche tabelle o dobbiamo sperare che abbiano un sussulto di deontologia professionale tale da spingerli ad opporsi ad una simile stupidaggine? Concordo pienamente sull'obbiettivo che il governo vuole raggiungere con questo e con gli altri provvedimenti che ha già preso e che, purtroppo, prenderà in futuro. In Liguria il 27 di Aprile si andrà a votare per il referendum che vuole abrogare la legge regionale sui buoni-scuola. Speriamo che non finisca come in Veneto. A proposito di "i" mi vengono in mente: imbecillità, inefficienza, ingiustizia...qualcuno vuole continuare? |
ilaria ricciotti - 18-04-2003 |
Sì, è proprio questa la nuova scuola, quella che molti docenti ed operatori scolastici hanno voluto, votando questo governo e che, in fondo in fondo, stando zitti, non manifestando, non scioperando o non esternando in modo cartaceo il proprio dissenso vogliono ancora. Ed allora ci meravigliamo tanto? Purtroppo è grazie anche a loro se a settembre avremo questa situazione. Grazie colleghi per aver tanto amato pinocchio, naturalmente quello col naso lungo e non corto. |