La logica rovesciata
Alfonso Cardamone - 23-03-2003
Nella selva ignobile di bugie ipocrisie falsificazioni che hanno accompagnato e accompagnano questa sciagurata avventura di neocolonialismo yankee, ho sentito ripetere più volte e da più parti che sì, è inevitabile, la guerra, ogni guerra fa sempre tre vittime innocenti, che sarebbero nell’ordine: la verità, le donne, i bambini. Sarà certamente così. Ma, a parte il disgusto per il cinismo con cui si dà tutto ciò per scontato ed inevitabile (come inevitabile, chissà perché, dovrebbe essere considerata la guerra), sicuramente l’elenco delle vittime, sia uomini che valori, non si esaurisce con le tre categorie indicate.
Non la farò lunga. Non mi eserciterò nell’operazione di colmare le lacune: chiunque potrebbe aggiungerne di nuove (di categorie di vittime, dico), restando pur certo che mai avrebbe raggiunto il fondo dell’elenco. Una sola ne aggiungerò, che forse ai molti sfugge e che forse ai molti potrebbe anche apparire insignificante: la logica.
Si ha una sensazione di profondo raccapriccio e di sgomento attonito nel sentire parlare in queste tragiche ore il Presidente del Consiglio italiano. Qualche malevolo potrebbe anche insinuare che costui non ha mai brillato per capacità di articolazione di un pensiero che non suonasse penosamente offensivo per l’intelligenza di chiunque non fosse disposto, vuoi per vocazione servile o per squallida convenienza, a rinunciare alla propria dignità di essere raziocinante. Ma di fronte alle fiamme ed alle esplosioni che straziano le città irachene (e le carni ed i sentimenti delle persone che le abitano, o che fino a quelle esplosioni le avevano abitate), esaltato probabilmente dalla brutale e spettacolare esibizione di potenza offerta dal dominus americano, costui perde ogni ritegno, ogni sia pur minimo controllo, e non si perita di avventurarsi in veri e propri capovolgimenti della logica. Eccolo così straparlare, di fronte alle telecamere (e, dunque, alle masse di cittadini italiani inchiodati davanti al teleschermo dalle immagini orribili di una guerra che marchia di vergogna il residuo onore dell’occidente) di un ONU inconcludente e fallimentare e di una Europa indebolita che, permettendo a Germania e Francia di dissentire dal diktat del barbaro d’ oltreatlantico, avrebbe perso l’occasione di fare sentire una voce unitaria proprio quando si andrebbe preparando un nuovo assetto mondiale. Come se non fosse stata la cieca e brutale arroganza dell’amministrazione USA a spaccare il Consiglio di sicurezza ed a fare strame del diritto internazionale. Come se non fosse stato il servilismo, o il bieco calcolo, di Gran Bretagna e Spagna (e l’Italia dove la mettiamo?) a rendere impossibile un accordo tra le potenze europee. La logica rovesciata, appunto.
Oppure, dopo l’aberrazione americana della “guerra preventiva”, si vorrebbe sostenere l’insulto logico che, di fronte ad una mano assassina che è pronta a colpire, ragione e umanità vorrebbero che si trovasse l’unità degli astanti nel bloccare le braccia della vittima, offrendo così più docilmente il suo collo alla mannaia, piuttosto che cercare di fermare quella mano? E, sia ben chiaro, l'altro barbaro, Saddam, qui non c’entra niente. È del popolo iracheno che parliamo e della verità e delle donne e dei bambini e… e… e…

Da Cittanova

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