tam tam |  NO WAR  |
M A N I F E S T A Z I O N E
Rete Lilliput - 12-02-2003
NO ALLA GUERRA. SENZA SE E SENZA MA
A ROMA IL 15 FEBBRAIO PER LA PIU' GRANDE MANIFESTAZIONE MONDIALE CONTRO LA
GUERRA


Rete Lilliput ha organizzando insieme a moltre altre organizzazioni della
società civile la grande manifestazione internazionale contro la guerra che
si tiene sabato 15 febbraio in oltre 80 città in tutto il mondo. Attivarci
per fermare la guerra è un nostro dovere.

"SBANDIERATE" LA VOSTRA PARTECIPAZIONE

Cari amici e care amiche, vi scriviamo perchè ci serve il vostro aiuto per
far sì che tutta Roma diventi un arcobaleno di bandiere. Sabato 15 ne
porteremo qualche migliaio e ci serve tutto l'aiuto possibile per
distribuirle. L'idea è qualla di distribuire le bandiere in modo itinerante
durante la mattinata e durante la manifestazione. Per segnalare la
tua/vostra disponibilità scrivere a segreteria@retelilliput.org
oppure
telefonare al numero: 338/9280684 o anche direttamente in Piazza Albania

IL PERCORSO

Orario di inizio della manifestazione ore 14.00
Luogo del concentramento Piazzale Ostiense - VIA PIRAMIDE CESTIA - VIALE
AVENTINO - VIA DEI CERCHI - PIAZZA DELLA BOCCA DELLA VERITA' - VIA
PETROSELLI - PIAZZA VENEZIA - VIA IV NOVEMBRE - VIA NAZIONALE - TRAFORO -
VIA DEL TRITONE - PIAZZA BARBERINI - VIA BARBERINI - LARGO SANTA SUSANNA -
PIAZZA DELLA REPUBBLICA - VIA CAVOUR - PIAZZA S.MARIA MAGGIORE - VIA
MERULANA - VIA LABICANA - VIA EMANUELE FILIBERTO
Arrivo in Piazza San Giovanni in Laterano

LE PROPOSTE DEL GLT-NONVIOLENZA PER LA PARTECIPAZIONE ALLA MANIFESTAZIONE

(ciascun nodo dovrà provvedere all'organizzazione del materiale)

- sottolineare in particolare il nesso guerra-petrolio preparando
cartelloni, slogan:
es "Niente sangue per il petrolio/no blood for oil ".............." cibo
non bombe: per il petrolio"...
- proponendo il boicottaggio della ESSO
- colorandosi le mani di nero (o nero e rosso) o usando guanti neri
o guanti monouso ecologici (in lutto per la guerra)-(mani sporche di petrolio)
- vestendosi di nero con le mani bianche
- colorandosi la faccia metà bianca e metà nera (con una colomba
da una parte e una bomba dall'altra...)
- indossando una maglietta sopra il cappotto metà bianca e metà nera,
magari con la scritta
"Art 11: l'Italia ripudia..." sul bianco e "art 1: l'Italia è una
Repubblica fondata sul petrolio" sul nero
- portando taniche di benzina con la foto della bimba con la pistola del
benzinaio alla fronte,
che è quella del manifesto ufficiale della manifestazione
denunciando la poca credibilità della motivazione del pericolo del
terrorismo internazionale:
proposta di Pax Christi: appedersi cartelloni con le foto dei bambini
iracheni con la scritta io non sono un terrorista
- cantando tutti insieme "Imagine"
- offrendo una propettiva non unilaterale pensando
slogan/cartelloni non solo di critica, ma anche propositivi



VERSO UN "ALTRO" CORTEO

Il GLT Nonviolenza chiede a tutti i luoghi della Rete di attivarsi con
mobilitazioni, azioni e iniziative locali per tenere alta l'attenzione alla
guerra imminente e alle sue cause e renderne visibile il dissenso. Le
proposte nate in seno alla Rete e sperimentate da vari nodi sono molte e
vanno dall'esposizione della bandiera della pace, alla biciclettata contro
la guerra, all'ora di silenzio, alle telefonate in prefettura.Siamo
convinti che la vivacità propositiva e di rinnovamento e la paziente
costruzione quotidiana che viene dai nodi sia la nostra maggiore risorsa, e
riteniamo che essa possa diventare anche una strategia efficace dal punto
di vista comunicativo: creando una molteplicità di forme locali integrate
in maniera libera e creativa in percorsi orientati verso il 15 febbraio.E'
sufficiente dedicare una piccola parte delle energie che si stanno
investendo nei processi già avviati localmente, per arricchirli anche del
senso della promozione e organizzazione della manifestazione di Roma.
L'organizzazione del corteo è anche l'occasione per incontrare il
movimento, contaminarsi con le altrui culture e contaminare con i contenuti
e le modalità reticolari, lillipuziane e nonviolente. Un'occasione per
collaborare tra GLT, nella convinzione che il tema della guerra sia solo
l'emersione sotto forma di violenza diretta della violenza strutturale e
culturale che i vari GLT si propongono di trasformare. Che quindi sia
essenziale per l'efficacia della contestazione il contributo di
approfondimento, creatività e passione di chi si occupa dei temi specifici.

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