Giuseppina Adamini - 28-10-2001 |
Insegno Italiano e Latino nel Liceo Classico "Forteguerri" di Pistoia e concordo in tutto e per tutto con quanto asserisce il colega |
Maria Gruarin - 28-10-2001 |
Anche con questo articolo sono perfettamente d'accordo. Gli studenti e i docenti dalla Commissione mista ricevevano stimoli a produrre spunti e idee nuove da confrontare con realtà diverse. Ora tutto sarà " rigorosamente autarchico ". E protetto. E questo varrà soprattutto per le scuole private che non avranno più " quelli delle Statali " a mettere il naso... Inoltre ci saranno fortunati insegnanti che avranno ogni anno due classi da esame al posto di una e a zero lire ( docenti di scienze o di disegno per esempio ). Ci ripensi , Ministro ci ripensi... |
Graziella Cavazzuti, ins di E conomia Aziendale ITCG BAGGI - 28-10-2001 |
Dopo 25 di insegnamento ed esperienza diretta sia come commissaria esterna che interna nonchè come presidente sia del vecchio che del nuovo esame non posso che sottoscrivere le affermazioni del collega prof Greco che trovo profonde e supportate da una grande competenza e sensibilità. Mi chiedo se il ministro Signora Moratti abbia mai avuto altrettanta esperienza a supportare le sue proposte che di didattico hanno ben poco. |
Rosa Maria Conti - 28-10-2001 |
Sono insegnante di lettere in una scuola media e ho sopportato tanti di quegli esami di licenza media che ormai mi danno solo un senso di nausea. So bene cosa significhino l'effetto alone e l'effetto pigmalione! Quante volte ho litigato con i colleghi per giudizi condizionati (nel bene e nel male) da "impressioni" personali! Sono perfettamente d'accordo con le tue riflessioni. Vorrei solo aggiungere che, con i commissari interni, facciamo un grande favore ai diplomifici privati. |
Mazzoni Annamaria - 28-10-2001 |
Sono una insegnante che ha avuto la sfortuna di essere nominata commissario esterno per l'esame di stato 2000/2001 .Esperienza deludente in quanto tale esame tutto ha accertato fuorchè le competenze raggiunte dai candidati. E' veramente mortificante ridurre l'accertamento ad un puro calcolo matematico per stabire quanti punti "mancano" per raggiungere il fatidico 60/100 nei casi peggiori,penalizzando chi invece ha seriamente lavorato e merita di emergere.E chi se non gli insegnanti che hanno seguito la classe per un anno intero o meglio per tutto il corso di studi possono accertare più equamente le conoscenze e le competenze dei propri alunni? Ritengo quindi che un ciclo di studi possa concludersi in modo più dignitoso con commissioni interne. |
giusi livoti - 03-11-2001 |
Son daccordo e aggiungo: è possibilile modificare un istituto (l'esame di stato) che, bello o cattivo che sia ha rischiesto anni di discorsi, confronti, formazione, modifica dei percorsi didattici con un rigo di finanziaria e al solo scopo di risparmiare risorse? Temo però che nessuno intenda intestarsi una battaglia per un esame di stato che abbia comunque un senso.... |
Laura Vassalle - 10-11-2001 |
Mi associo del tutto a quanto detto dal collega. In qualsiasi ambito la valutazione del lavoro viene fatta dall'esterno. Quindi era già interno, se vogliamo sottilizzare, un esame fatto sempre da colleghi. e questo la dice lunga Laura Vassalle insegnante di Matematica e Fisica L. Scientifico Forte dei Marmi |