In situazioni di emergenza come terremoti, catastrofi naturali ci si preoccupa della sicurezza nelle scuole. I genitori si allarmano, iniziano sit-in per risvegliare le coscienze, si propongono iniziative e si stimolano controlli più approfonditi alle strutture.
In effetti è questo quello che è scattato dopo le grandi paure del sisma settembrino o la psicosi nata dall’emozione del crollo di San Giuliano di Puglia, dove perirono sotto le macerie della propria scuola, tanti alunni ed un’insegnante.
In tutta la Sicilia continuano i controlli specialmente nelle aeree a rischio come a Catania dove l’attività vulcanica fa preoccupare sempre e fa rimanere in uno stato di eterno allarme o a Palermo dove il Comune ha portato avanti un’intensa attività di controllo e di ristrutturazione in quelle realtà che potevano far pensare ad indebolimenti strutturali.
Sedici cantieri sono stati avviati per la manutenzione, 4 scuole sono in costruzione e probabilmente alla fine dell’anno potranno essere utilizzate: una bella mossa che scaturisce dalla fine sensibilità dei nostri amministratori e che ci rincuora come operatori scolastici.
Per il futuro l’amministrazione comunale assicura altre 94 aule per un impegno finanziario di oltre 20 milioni di euro, che daranno vita a due istituti comprensivi nelle aree dove la popolazione studentesca è sempre più in aumento: Arenella e Zen.
Ed altre iniziative ci proiettano verso un’attenzione particolare che i nostri amministratori sembrano avere sempre più per la scuola, luogo di produzione culturale e di addestramento lavorativo, vivaio delle future generazioni e palestra della vita sociale.