breve di cronaca
Aumenta la dispersione alle superiori
La Repubblica - 11-10-2001
Uno studente su cinque
non arriva al traguardo


Aumenta di due punti l'indice di dispersione negli istituti superiori

di SALVO INTRAVAIA

Schizza in alto la dispersione nelle scuole superiori. L'Osservatorio del provveditorato agli studi sul fenomeno ha reso noti i dati relativi all'anno scolastico appena concluso. Un balzo di due punti percentuali (dal 17 al 19 per cento) rispetto all'anno precedente che per il coordinatore dell'Osservatorio, Maurizio Gentile, «è da attribuire esclusivamente agli elevati valori assunti dalla dispersione nella fascia dell'obbligo scolastico (il biennio), che si ritrova alunni costretti a frequentare senza una prospettiva, visto che dopo i primi due anni possono anche ritirarsi senza un titolo». Gentile punta il dito «su una riforma dell'obbligo lasciata a metà, che vede i giovani nell'età dell'obbligo in un contesto privo di senso».
L'aumento della dispersione alle superiori è dovuto prevalentemente all'incremento dei bocciati e degli alunni iscritti che non hanno mai frequentato. Diminuisce, invece, il numero degli abbandoni (che passa dal 2,6 allo 0,9 per cento) e degli alunni promossi con debito formativo in una o più discipline, che si abbassa nel complesso di sette punti percentuali rispetto all'anno scorso. Rimangono comunque elevati i tassi di dispersione a Palermo, che fa registrare cinque punti in più rispetto alla provincia, 20,5 contro 15,3 per cento, con valori allarmanti di bocciati (16,3 per cento) e di promossi con debito (36,2).
Nel dettaglio, l'aumento dell'indice di dispersione scolastica nell'intera provincia è determinato dagli istituti professionali, che fanno registrare un aumento superiore a sei punti percentuali rispetto al dato precedente, dagli istituti tecnici, dove sono in aumento gli alunni bocciati, e dagli istituti d'arte che vedono crescere il numero degli alunni cosiddetti evasori dell'obbligo scolastico, elevato a quindici anni d'età. Da questo quadro si discostano i licei (classici, scientifici, artistici e psicopedagogici), gli unici a fare registrare un calo della dispersione.
Quest'anno l'équipe dell'Osservatorio ha approfondito l'analisi del fenomeno puntando per la prima volta l'attenzione sul biennio della scuola superiore, per la maggior parte frequentato da alunni con età compresa nella fascia dell'obbligo. Al biennio, dove gli studenti non sono sempre motivati come nel triennio successivo, l'indice della dispersione sale vertiginosamente, attestandosi nell'intera provincia al 26 per cento: più di un alunno su quattro che comincia il percorso si perde per strada fra bocciature, abbandoni (alunni che iniziano a frequentare ma si ritirano durante l'anno), evasioni (quelli che non si iscrivono pur essendo in età) e iscritti che non hanno mai frequentato. A Palermo, nei bienni, oltre un alunno su quattro si «disperde» non risultando promosso alla classe successiva.
Dall'anno scorso il centro del provveditorato agli studi che effettua il monitoraggio sull'insuccesso scolastico «misura» anche il numero di alunni che, pur risultando promossi alla classe successiva, si portano dietro il cosiddetto debito formativo (cioè lacune da colmare nel corso dell'anno successivo) in una o più discipline. Rispetto ai dati diffusi lo scorso anno (relativi al 19992000) i promossi con debito calano in quasi tutti gli indirizzi scolastici. Gentile considera il dato «un successo che testimonia il lavoro fatto dai docenti». Ce ne sono in numero inferiore (oltre l'11 per cento in meno) negli istituti professionali, negli istituti tecnici (meno 8 per cento) e nei licei (meno 5 per cento). Solo negli istituti d'arte (uno a Palermo e l'altro a Cefalù) i promossi con «riserva» sono aumentati enormemente, dal 30 al 48 per cento.
Anche se in leggero calo, resta comunque elevato il numero degli alunni delle scuole superiori che incontrano difficoltà nel conseguire la promozione all'anno successivo. Migliorano le «prestazioni» degli studenti di licei e istituti tecnici, che vedono in calo la somma fra indice di dispersione e promozioni con debito. In aumento, invece, le difficoltà per gli alunni che frequentano gli istituti professionali e gli istituti d'arte, dove tre alunni su cinque non passano all'anno successivo o vengono promossi pur in presenza di lacune in una o più materie.
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