breve di cronaca
Sulle minacce ai Comboniani di Bari
Alba Sasso - 09-01-2003
Comunicato stampa, 9 gen 2003

L'onorevole Alba Sasso interviene con la dichiarazione che segue sull'episodio della scritta "siete preti e non comunisti" realizzata sotto la sede dei missionari comboniani di Bari e siglata con il simbolo della croce celtica.

"Esprimo la mia piena solidarietà a chi, come i missionari Comboniani di Bari, viene attaccato a causa del proprio impegno in nome della pace e della giustizia sociale"



IL FATTO


BARI - Non celebrano messa, per protestare contro l'annuncio di una guerra imminente. Sono i missionario comboniani di Bari che, per protesta, hanno deciso di non dire funzioni religiose nel giorno dell'Epifania perché, come dichiarano, ''non si può celebrare messa e quindi l'Eucarestia con le mani grondanti di sangue".

A portare solidarietà ai comboniani baresi è giunto nel capoluogo pugliese padre Alex Zanotelli, per anni direttore del mensile Nigrizia e da alcuni mesi esponente del comitato pacifista 'Fuori l'Italia dalla guerra'. ''Già più volte in passato in momenti di crisi come questo - ha detto - ho rifiutato di somministrare l'Eucarestia e la gente ha sempre capito; il papa stesso ha espresso, citando nel suo discorso di Natale le durissime parole di Geremia, l'enorme sofferenza del popolo della Chiesa''.

Secondo padre Zanotelli, ''la guerra all'Iraq è solo la punta dell'iceberg perché siamo entrati nella folle macchina della guerra''. Il conflitto contro Saddam Hussein - ha aggiunto - costerà dai 100 sino ai 1.700 miliardi di dollari, se la guerra dovesse continuare, a quanto emerso da una ricerca dell'agenzia missionaria Misma, e ''con tutto quel danaro si potrebbero portare a soluzione gli enormi problemi di fame, miseria, malattie che attanagliano il mondo''.

Al di là delle decisioni dei governi - ha detto ancora padre Zanotelli - sta crescendo una cultura della pace: ''oltre l'80% del popolo italiano si è dichiarato contro la guerra; è un popolo che si sta organizzando al di fuori dei mass media, dal momento che nella maggior parte dei casi le iniziative dei pacifisti sono a dir poco ignorate''. E a conferma di questo, il frate comboniano annuncia che l' 8 gennaio prossimo i rappresentanti del coordinamento 'Fuori l'Italia dalla guerra' incontreranno gli esponenti dell' Ulivo Fassino, D' Alema e Rutelli, ai quali chiederanno di chiarire le proprie posizioni rispetto all'intervento militare in Iraq.

Per ribadire ''il più assoluto dissenso alle logiche di sfruttamento e 'pro-vocare' le coscienze, nel senso di chiamare fuori'', nel pomeriggio i comboniani baresi insieme con padre Zanotelli hanno organizzato un incontro nell'Auditorium diocesano della Vallisa, nel borgo antico di Bari. L' iniziativa - che vede la collaborazione di Pax Christi, del coordinamento del Giubileo degli oppressi 2002 e del coordinamento cittadino contro la guerra - ha l'obiettivo di ''far sentire la nostra voce affinché la Puglia non sia avamposto militare che esporta guerra e genera morte, non sia l' immondezzaio d'Italia con il più alto numero di siti per lo smaltimento di scorie nucleari e di discariche abusive''.

I missionari comboniani vogliono, infine, ''fermare i mercanti di morte'': il 28 gennaio prossimo - spiegano - il Senato discuterà il disegno di legge 1547 che limiterà i meccanismi di controllo e di trasparenza dell'export italiano di armi. Per questo chiedono che ''ognuno invii al senatore del proprio collegio elettorale una lettera o una e-mail per votare contro le modifiche alla legge n.185 del '90''.

DaYahoo news

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