Diario 14 Gennaio

/Rientro dalle vacanze di Natale/
- Prof come ha trascorso le vacanze? Noi siamo stanchi, ci siamo divertiti troppo e ora dobbiamo abituarci di nuovo al ritmo monotono di prima. Ma non si preoccupi, qualcosa succederà...
- Succederà che alcuni di voi, se non recuperano, si prenderanno la prima insufficienza del quadrimestre...
- Prof non scherzi, i miei mi uccidono...

Questa l'introduzione alla prima lezione dell'anno dopo le vacanze di Natale.
Siamo a Boccaccio. Affrontiamo la questione se Fiammetta sia vissuta veramente o sia una figura inventata...propongo di leggere un piccolo approfondimento. Atmosfera svaccata. Nessuno si offre di leggere. Leggo io, ma si sente che mi fa male la gola... nonostante tutto continuo, la voce esce rauca.
(Maria pietosamente) Prof leggo io...
Ecco brava... ti ringrazio.
...
Leggiamo in classe un articolo che ci informa che i migranti più qualificati scappano via dall'Italia perché da noi le loro competenze e le loro abilità, non vengono prese in nessunissima considerazione.
Angela dice, meglio cosi già siamo troppi noi. ( Fa sul serio o scherza?)
Mi fermo, voglio capire quanti la pensano in questo modo.
La discussione stenta a partire, Angela viene attaccata ma anche difesa...nessuno si schiera apertamente con lei, ma nessuno prende le distanze...
Io sono troppo ansioso di mostrare la mia opinione... ma dico solo cose di estremo buon senso, come il fatto che siamo troppo abituati a vedere il migrante come povero e disperato e mai nella sua vera realtà.
...
Leggiamo un articolo sulla rinascita di Cernobyl. È l'occasione per parlare di energie pulite, le energie rinnovabili e delle centrali nucleari.
- Sandra. Prof il problema e che noi vogliamo tutta l'energia possibile, non siamo disposti a rinunciare a nulla e da qualche parte deve pure uscire...
- Daria. Sì, però, non puoi mettere a rischio le vite umane per i tuoi bisogni e soddisfare i tuoi privilegi.
- Maria. Chi è disposto a rinunciare alla sua dose di energia? Questo è il tema.
- Dario. prof la mia casa ha il tetto tutto ricoperto di pannelli e alla fine dell'anno, ha detto il mio papà, ci ritornano indietro 400 euro.
Mentre parliamo di energia e dei rischi nella sua produzione, ricordiamo il Vajont. Alcuni non sanno che la diga non si è rotta, che non ha ceduto, ma è stata la montagna a franarci dentro e l'acqua ha superato la barriera della diga...
Altri sono andati a visitarla e Aldo ci riporta le testimonianze di una signora che allora aveva otto anni e che oggi gestisce un bar-trattoria di uno dei paesini ai bordi dell'invaso.
Prof, la signora mi ha detto: Il rumore che ho sentito quella sera non lo dimenticherò mai più, pensavo che fosse arrivata la fin del mondo...


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