Contratto. Una signficativa dimenticanza
Gianfranco Scialpi - 14-08-2017

mso-fareast-font-family:"Times New Roman";mso-fareast-language:IT">Nella trattativa
contrattuale, appena iniziata, c'é una significativa dimenticanza. A cosa mi
riferisco? Ai sette mesi del 2015, che il governo ha rimosso dal confronto tra
le parti. Il fondamento di questa mia affermazione risiede nella sentenza 178
della
"Times New Roman";color:blue;mso-fareast-language:IT">Corte Costituzionale del
24 giugno 2015 . 
IT">  La massima Corte stabiliva il principio che il blocco contrattuale
non poteva più protrarsi e quindi occorreva attivare la procedura di avvio
della trattativa, decretando la non ammissibilità del criterio retroattivo e
quindi salvando il governo da un
"Times New Roman";color:blue;mso-fareast-language:IT">salasso di 35 miliardi "Times New Roman";mso-fareast-language:IT">   Si noti la data del
pronunciamento. Quindi è ragionevole ipotizzare che la sua validità doveva
decorrere dal luglio 2015. Se teniamo presente che la prima legge di Stabilità
che tratta del rinnovo contrattuale è quella relativa all'anno finanziario
2016, allora è possibile affermare che l'Amministrazione ha fatto
"sparire" sette mesi.

E il sindacato che dovrebbe difendere il diritto costituzionale alla giusta e
adeguata retribuzione

(art. 36 Costituzione), cosa fa? Ignora i sette mesi, suonando ai quattro venti
la firma dell'accordo del 30 novembre, che sancisce questa dimenticanza. Senza
dimenticare che "l'entusiasmo" delle parti sociali, confermato anche
in queste ultime settimane si fonda su un aumento certo di 45 €

(legge di Stabilità 2016 e 2017).

Detto questo l'eventuale nuovo contratto assume un profilo ancora più pesante e
offensivo del lavoro dei docenti: avremo un "un aumento"(?), un
"adeguamento"(?) della nostra busta paga assolutamente irricevibile,
appesantito anche da un ulteriore sconto di cui nessuno parla o scrive.



mso-ascii-theme-font:minor-latin;mso-fareast-font-family:Calibri;mso-fareast-theme-font:
minor-latin;mso-hansi-theme-font:minor-latin;mso-bidi-font-family:"Times New Roman";
mso-bidi-theme-font:minor-bidi;mso-ansi-language:IT;mso-fareast-language:EN-US;
mso-bidi-language:AR-SA">                                                                                                                                    
Gianfranco Scialpi



                                                                                      mso-ascii-theme-font:minor-latin;mso-fareast-font-family:Calibri;mso-fareast-theme-font:
minor-latin;mso-hansi-theme-font:minor-latin;mso-bidi-font-family:"Times New Roman";
mso-bidi-theme-font:minor-bidi;mso-ansi-language:IT;mso-fareast-language:EN-US;
mso-bidi-language:AR-SA">

                                                                                                                                            mso-ascii-theme-font:minor-latin;mso-fareast-font-family:Calibri;mso-fareast-theme-font:
minor-latin;mso-hansi-theme-font:minor-latin;mso-bidi-font-family:"Times New Roman";
mso-bidi-theme-font:minor-bidi;mso-ansi-language:IT;mso-fareast-language:EN-US;
mso-bidi-language:AR-SA">

                                                                                                                              


interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf