In Messico l'educazione non è gratuita
Enrico Moroni - 02-07-2016
Si paga con la vita e la libertà

milano

MANIFESTAZIONE DI PROTESTA SOTTO IL CONSOLATO MESSICANO A MILANO

Come preannunciato martedì 28 giugno si è svolta una manifestazione di protesta sotto il Consolato Messicano. Mentre sopraggiungeva il drappello del Presidio in solidarietà con i sette operai della Marcegaglia che avevano concluso la loro vertenza in Prefettura, sotto le colonne del Consolato si stendeva uno striscione con la scritta: "In Messico l'educazione non è gratuita, si paga con la vita e la libertà". La strada veniva interrotta durante la manifestazione di protesta. Un compagno leggeva al megafono il comunicato con cui era stata indetta la manifestazione di protesta, mentre una delegazione saliva per incontrarsi con i rappresentanti del governo messicano e consegnare la stessa comunicazione di protesta.

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Interveniva poi una compagna messicana che nella sua lingua spiegava le gravi e pesanti responsabilità del governo messicano nei massacri che avvengono in quel paese. Successivamente prendeva la parola un compagno dell'USI evidenziando come le lotte di resistenza contro le politiche liberiste e di privatizzazione nel campo scolastico avvengono in molti paesi, con la differenza che in Messico chi sostiene tali proteste rischia di finire ammazzato dalla repressione che ha già visto 25 maestri uccisi e molti altri "scomparsi", come conseguenza del movimento rivendicativo del sindacato CNT E. Ha ricordato che davanti lo stesso Consolato non molto tempo fa si è svolta una analoga protesta con una delegazione messicana che girava i vari paesi per denunciare la tragedia della scomparsa di 43 studenti.

Ha accusato gli organi di informazione di tacere sulle torture, imprigionamenti e assassini che accadono in Messico contro chi rivendica i propri diritti. Ha accusato il silenzio complice di tutti i governi cosiddetti democratici, incluso quello dello stato pontificio, che per opportunismo e affarismo preferiscono ignorare quanto avviene da parte della macelleria del governo messicano.

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Nel frattempo era scesa la delegazione salita negli uffici del Consolato spiegando che alle accuse sono state date le penose giustificazioni che il suo governo sta portando avanti nel campo della scuola una Riforma (un concetto molto usato anche dalle nostre parti), mentre sui massacri avvenuti c'è una commissione d'inchiesta ufficiale per far luce su quanto è accaduto. Il nostro giudizio esplicito sulle responsabilità di quanto è accaduto è contenuto nel comunicato di protesta consegnato per essere riportato al suo governo.

Enrico Moroni

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