A dispetto della Commissione di garanzia
Enrico Moroni - 18-04-2016
Primo Maggio: sciopero generale!

Con lo sciopero generale del 18 marzo si voleva dare uno stop alla rassegnazione e un forte segnale di ripresa della conflittualità da parte di quelle forze sindacali e sociali antagoniste. Il risultato ottenuto, come abbiamo già commentato, è stato al di sopra delle aspettative, sia per l'adesione allo sciopero che per l'impatto ottenuto dalle manifestazioni che si sono svolte. La stessa reazione indignata del primo ministro Renzi che da Bruxelles ha voluto profferire minaccie per una ulteriore restrizione al diritto di sciopero è un segno evidente.

maggio

Uno sciopero che oltre alla rivendicazione per le condizioni critiche che subiscono i lavoratori e le lavoratrici, la lotta alla precarietà e ai licenziamenti facili, metteva in particolare rilievo la mobilitazione contro la guerra, le spese militari, e contro l'accordo tra confindustria e Cgil, Cisl, Uil sulla rappresentanza sindacale per impedire di scioperare contro i loro accordi bidone.

Organizzandoci per lo sciopero generale c'era anche l'intesa che successivamente si continuasse il percorso per il raggiungimento degli obbiettivi che erano alla base dello sciopero stesso. Quello della mobilitazione per il Primo Maggio è un'ottima occasione che ci si offre per proseguire quel percorso unitario. Ed è su questa base che in diverse località si sta predisponendo un ulteriore passo in avanti. Per quanto riguarda Milano attualmente si sta mobilitando un'area composta da CUB, SGB (i fuoriusciti da USB) USI, il SI Cobas interessato non si è ancora pronunciato, assieme alle aree di opposizione sociali come i Centri Sociali del Cantiere, del Lambretta, dello Zam, della Fornace.

Manifesto1maggio

Si sta creando una piattaforma unitaria che, pur facendo riferimento alle passate edizioni dei May Day, vuol essere la continuazione degli obbiettivi del recente sciopero generale.

Nell'appello d'indizione della manifestazione si sottoscrive: "In continuità con le motivazioni dello Sciopero Generale Nazionale del 18 marzo, da Milano leviamo un grido di rivolta: riaggregriamo le realtà del conflittualismo sociale e trasformiamo il percorso di avviamento e la giornata della May Day in mille occasiono di lotta contro la guerra e le spese militari, per l'autodeterminazione dei popoli e per la digitò di chi lavora, di chi studia, di chi abita (lavoro stabile e tutelato - reddito garantito - scuola pubblica e diritto allo studio - diritto alla salute - uguaglianza per i migranti - diritto alla casa - democrazia in azienda contro l'accordo truffa sulla rappresentanza)."

L'USI ha proposto un'integrazione all'appello con la seguente aggiunta: "L'origine del Primo Maggio ci richiama alla rivendicazione della riduzione dell'orario di lavoro e degli anni per il diritto alla pensione. A testimonianza che rimane una giornata di lotta viene promosso lo sciopero."

E' da precisare anche che per la giornata del Primo Maggio l'USI ha proclamato lo sciopero generale e la CUB ha proclamato lo sciopero nel settore del commercio per le giornate del 25 aprile e del Primo Maggio.

1° maggio

La priorità che in questa fare l'USI sta dando alla rivendicazione della riduzione dell'orario di lavoro di 30 ore settimanali e 30 anni per il diritto alla pensione verrà particolarmente caratterizzata in questa scadenza del Primo Maggio.

Sono anche previste iniziative nel percorso di preparazione della Manifestazione proposte ad attuate da ciascuna realtà con il sostegno di tutta l'area organizzatrice. La partenza del corteo a Milano sarà lo stesso di sempre: piazza 24 Maggio, nelle prime ore del pomeriggio.



Enrico Moroni


FONTE: Umanità Nova n. 12 - 2016

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