Faraone figlio di PTOF, nipote di MIUR, fratello di RAV, cugino di ANVAR
Claudia Pepe - 05-01-2016
Anno nuovo, porcheria nuova. Caro Tommaso tu non crederai mai a questa notizia ma lunedì 25 gennaio 2016 dalle 9 alle 17 presso il teatro del Liceo classico " Umberto Primo" di Palermo, si terrà un seminario di formazione organizzato dalla FLC -CGIL e rivolto ai docenti, dal titolo "Integrazione, inclusione e partecipazione. Il ruolo dell'insegnante specializzato di sostegno: orizzonti e prospettive".

E sai chi hanno invitato? L'organizzazione sindacale guidata da Domenico Pantaleo ha invitato al convegno il sottosegretario all'istruzione Davide Faraone. Il fatidico Faraone che seppur non laureato in nulla farà il relatore, formatore degli insegnanti di sostegno, che come tu ben sai sono laureati e specializzati. E non solo. Oltre alla specializzazione, hanno seguito diplomi di perfezionamento, master, e prima di diventare specializzati hanno fatto gavetta per anni nelle Scuole statali. Perché, e tu lo sai bene, nelle scuole private il"diverso" come lo chiamano loro, non è molto gradito, non fa piacere ai genitori e, soprattutto, non pagano volentieri un insegnante idoneo. Loro, i soldi che lo Stato depriva alle Statali, li utilizzano per grandi scenette pro-genitori, per mantenersi sottopagando gli insegnanti e nutrire masse ignoranti alle spese della civiltà. Ma la cosa che mi fa più inorridire è che la CGIL , un sindacato che ha fatto parte della storia di noi due, quel sindacato che ha portato in piazza un milione di lavoratori contro l'allora Premier Berlusconi che è solo il cugino di primo grado del nostro attuale Renzi, dopo aver detto e proclamato oscenità sull'attuale riforma della Scuola con lo sciopero del 25 ottobre e il 5 Maggio dove eravamo in tanti a protestare contro chi ti aveva dato del batterio patogeno, chi ci aveva minacciato che la supplentite sarebbe stata schiacciata e tu con lei, contro la chiamate diretta, le deleghe in bianco, il preside sceriffo, l'ospedalizzazione degli allievi disabili, gli albi territoriali, il comitato di valutazione, il blocco del contratto, la penalizzazione degli ATA, degli insegnanti della Scuola Primaria, e tutto quello che questa infame riforma ha stabilito essere giusto, adesso invita in qualità di esperto un esperto di nulla. Allora, dopo le nostre proteste, Davide Faraone, ai microfoni di Radio Anch'io ha ribadito: "Sul ruolo del dirigente scolastico il governo non torna indietro. Abbiamo rafforzato sì il ruolo del collegio dei docenti e del consiglio d'istituto, ma il ruolo del preside-sindaco non è in discussione". Proprio lui 16 anni fuori corso all'Università, diventato sottosegretario al MIUR senza competenza e senza sentire nessun disagio, proprio lui sta decidendo il futuro di docenti plurilaureati e abilitati. Lui che non ha ancora la laurea. Ti rendi conto Tommaso? Questi quaraquàquà hanno la malsana abitudine che della politica ne fanno uso per l'ignoranza di genere e il prevaricarismo sociale a debito dei lavoratori statali.

Sai figlio mio quel 5 maggio, pochi mesi dopo la tua scomparsa avevo sperato per i ragazzi come te, per tutti gli insegnanti italiani, per me che la vita aveva finito di avere senso senza la tua presenza, avevo sperato nella protesta, nell'urlo degli insegnanti, avevo sperato nelle note di "Bella Ciao", nella trascinante canzone che cantavamo insieme ricordi? "Sei andato a scuola?Sai contare?""Come contare?""Come contare?1,2,3,4,sai contare?""Si,so contare""Sai camminare?""So camminare""E contare e camminare insieme lo sai fare?""Si!Penso di si!""Allora forza!Conta e cammina!dai... 1,2,3,4,5,6,7,8." "Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Io voglio urlare!" Avevo sperato, quando per le strade del centro storico di Palermo, un gruppo di studenti medi del capoluogo siciliano giunti in via Roma, aveva bruciato alcune schede riportanti test Invalsi. Avevo sperato quando la Camusso disse:" "Oggi è uno dei più grandi scioperi e manifestazioni" del mondo della scuola, "valuteremo gli esiti della manifestazione poi troveremo altre modalità per continuare la nostra lotta", avevo sperato. Lo giuro Tommaso. E oggi dopo un anno e mezzo dalla tua morte, mi ritrovo a combattere contro le stesse cose e in più contro il documento rivolto ai Dirigenti per inibire i docenti che si trovano in contrasto con le loro idee, minacciandoli con queste parole "non avremo le mani legate nei riguardi dei docenti contrastivi ". Tu saresti stato fregato amore mio, e la tua mamma lo sarà sicuramente. Mi conosci. Tu lo sai bene il significato della parola sindacato. Sai che esistono sindacati dei lavoratori e sindacati dei datori di lavoro. La storia dei sindacati è però soprattutto storia dei lavoratori ( operai, contadini, impiegati) che si riuniscono allo scopo di difendere gli interessi delle loro categorie. Sindacalizzare dovrebbe voler dire rendere coscienti i lavoratori dei propri diritti e della necessità, e la parola "sindacato" deriva dal greco sin (insieme) diké (giustizia), che vuol dire cioè insieme per la giustizia. Che cosa sia la "giustizia" è qualcosa di difficile spiegazione ai giorni d'oggi. Sta di fatto che nella natura umana è innegabilmente presente il desiderio di giustizia. Quello che ci suggerisce l'etimologia della parola "sindacato" è però una cosa ben precisa: per avere giustizia è necessario stare insieme, impegnarsi insieme quotidianamente. E questo adesso la CGIL lo deve spiegare, soprattutto lo deve spiegare a te, lo deve spiegare come ci si può rimangiare tutto, deludere milioni di tesserati, chiamare una persona che ci ha dato degli squadristi, dei fannulloni, dei nullatenenti da manovrare e da valutare a chi finalmente potrà esibirsi come gli addestratori di animali. Con le fruste, i cerchi di fuoco e gli zuccherini a fine spettacolo. La CGIL ci deve una spiegazione, perché la storia non si inventa per caso, la storia di un sindacato che ha sempre promesso tanto ma si è trasformato in un 'pronta-firma', complice di tutti i governi in quest'operazione di distruzione delle retribuzioni. Lo sai, hanno sottoscritto per un trentennio contratti ridicoli dopo che gli scatti d'anzianità sono stati vietati dal Dlvo 29/93, da loro concordato all'epoca con il Governo Amato nei famosi accordi sul costo del lavoro. Il 'congelamento' degli automatismi d'anzianità, la manfrina della parziale 'restituzione' con la truffa della 'presa dal mucchio' del fondo di istituto, oggi così ridotto da impedire la retribuzione degli straordinari del personale ata e delle ore dei progetti dei docenti, vengono da lontano ed hanno origini sulle quali tutti tacciono. La verità che nessuno dice è che nelle leggi finanziarie, da molti anni, non si possono stanziare fondi per gli scatti. Perché tutto ciò me lo dice Paolo Latella dell'Unicobas, e non i sindacalisti della CGIL a cui ho dato per anni la mia fiducia e la speranza del mio riscatto? Come dice una mia amica Liliana La Marca:

" Pur essendo stata nel direttivo per un paio di mesi, mi sono rivolta all'UNICOBAS. E' l'unico sindacato che sta realmente accanto ai docenti con competenza e interesse attivo. Si pone in modo interlocutorio, accogliendo il confronto e battendosi per i diritti della Scuola. Per la CGIL la scuola è sempre stata un fanalino di coda, ma anche un peso per un sindacato che nasce a fronteggiare altre categorie, le quali, nel tempo, ci hanno percepito come spocchiosi viziati. Noi docenti dobbiamo spostarci laddove si sente una reale partecipazione alle problematiche non solo della Scuola, ma anche politiche. Cose da non sottovalutare, poiché il Sindacato compie scelte nella politica scolastica e sociale. Potenziando la rete si può anche incidere significantemente sulle scelte dei Collegi Docenti, o, se non altro, contribuire a formare ed informare nel modo più adeguato. Politicamente trovo l'UNICOBAS il più libero e non uniformato tra i sindacati, anche rispetto a posizioni politiche pregresse. L'UNICOBAS chiede da sempre l'uscita del comparto scuola dal pubblico impiego". Cari Dirigenti della CGIL non vi siete accorti che con un colpo di spugna da 500 miserabili euro e il bonus prossimo venturo per la cultura ai diciottenni, corrispondono esattamente ai 300 sesterzi che Cesare distribuiva periodicamente alla plebe? Allora quando incontrerete al vostro eccellente Seminario il Sig.re Faraone figlio di PTOF, nipote di MIUR, sorella di RAV e fratello di ANVUR, fatemi un favore. Potreste chiedergli da parte mia e di Tommaso, se la riforma della scuola ha riformato anche la costruzione del verbo volere? Visto che recentemente ha detto ad un docente: "Tu parli di scuola di tipo verticistico, VORREI SPIEGATO da te perché parli di scuola di tipo verticistico." Grazie.

Tags: CGIL, sindacato, lotta, docenti


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