Gli errori di Renzi (e non solo)
Gianfranco Scialpi - 18-06-2015
Pare che la Riforma della scuola sarà accantonata per lasciare spazio a una consultazione dalla quale partire per delineare la nuova versione della "Buona Scuola".
Ora da politico navigato, Renzi ha immediatamente spostato le responsabilità di questo stop da sé alle opposizioni, come se quest'ultime dovessero fare altro che contrastare le iniziative governative.
Vediamo allora quali sono le responsabilità imputabili al Presidente Renzi (e non solo) che ha confermato la sua azione divisiva, finalizzata a "divide et impera" :
1) una consultazione ( settembre- dicembre 2014 ) "chiusa" senza forum di discussione, percepita da molti come una richiesta di conferma a una Riforma decisa da altri ;
2) l'indifferenza alle tante delibere, mozioni, documenti di Istituti scolastici prima contro il documento "La Buona Scuola" e poi contro il Disegno di Legge
3) il ritardo della presentazione del Disegno di Legge alla Camera dei Deputati (venti giorni tra la presentazione alla stampa e l'inizio della discussione parlamentare) con l'intento di "strozzare" il dibattito ;
4) alcune interviste di Faraone che hanno esacerbato gli animi degli insegnanti (ad esempio in occasione dello sciopero "Domani in piazza la minoranza del paese, più chiassosa, ma sempre minoranza" );
5) la scarsa considerazione degli insegnanti da parte di Renzi che lo ha indotto a vestire i panni di un maestro che spiega ai suoi alunni - condizionati e disinformati - il verbo della Riforma;
6) l'indifferenza totale alla Legge d'Iniziativa Popolare (L.I.P.), depositata in Parlamento dal 2007;
7) una riforma che mantiene i provvedimenti del duo Gelmini-Tremonti ( ad esempio gli effetti della Legge 133/2008 sono tutti confermati come ad esempio il rapporto docenti alunni ) e che è stata percepita come un'evoluzione delle politiche della destra, tanto da far dichiarare all'ex Ministro "La riforma della scuola Renzi-Giannini è vittoria per la nostra tradizione".
A questi elementi aggiungo anche l'indifferenza alla questione salariale: blocco dei contratti e della vacanza contrattuale 2018.
In conclusione invito il Presidente Renzi a riflettere su questi errori, in modo da evitare a settembre di "rivedere un film " già visto in questi mesi.

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