Perché studiare il Diritto serve ...
Franco Labella - 07-04-2015
... ai veterinari che cureranno le capre, ai pediatri che cureranno i bambini ed anche a Masala.

Vorrei iniziare con un aneddoto: quando i miei studenti mi dicono che la Costituzione è stata votata con il referendum del 2 giugno 1946 o peggio ancora dal Parlamento (come testualmente ed incautamente ha scritto Masala nel suo articolo: "Quella Costituzione del dopoguerra era stata approvata dalla gran maggioranza del Parlamento, eletto col sistema proporzionale, con una partecipazione di elettori che oggi chiameremo bulgara".) e non dall'Assemblea costituente cerco di far capire loro che né il popolo e né i rappresentanti parlamentari del popolo possono mai avere avuto la sfera di cristallo per predire il futuro (il popolo nel 1946) o aver scritto la Carta (deputati e senatori dell'aprile del '48) che era alla base della loro elezione.
Il 18 aprile 1948 , data di elezione del primo Parlamento repubblicano, la Costituzione era già in vigore da quattro mesi e anche la composizione dell'Assemblea costituente era un po' diversa rispetto a quella del neoeletto organismo di rappresentanza.
E' una maniera delicata ma efficace per far capire loro che discutere senza avere cognizione porta ad errori di analisi e di prospettiva perchè la conoscenza è importante per decidere.
Non conoscere significa non saper e poter decidere al meglio.
Che c'entra questo con la sostanza dell'articolo di Masala?
C'entra perché se si descrive una situazione (la futura riorganizzazione dei curricola e delle classi di concorso anche con riferimento alle attuali classi "atipiche") facendo riferimento al famoso dito ma ignorando la altrettanto famosa Luna non si rende un buon servizio né alla discussione pubblica sulla scuola italiana e nemmeno al preteso rigore che sembrerebbe animare le intenzioni di Masala.
Al quale ricordo pure che scrivere come ha fatto lui, sbagliando ancora, che non esiste la norma che prevede la mobilità biennale ed il successivo licenziamento dei docenti in esubero può non aiutare a capire i termini della questione "classi atipiche" che sembrano turbare i sonni di Masala preoccupato che i veterinari possano occuparsi in futuro non delle capre ma degli umani.
Perché il licenziamento,ahimè, è previsto e normato dall'art. 33 del D. lgs. 165 del 2001 e successive modificazioni.
Ed allora se si vuole capire non tanto quello che Masala definisce il "pasticciaccio" ma come ci si è arrivati bisogna guardare la Luna.
La Luna è il riordino gelminiano delle scuole superiori.
E' quello che ha previsto, nel nostro caso, la eliminazione dello studio del Diritto e dell'Economia già presente nei Licei Brocca, Europeo, con minisperimentazioni ed il suo sostanziale ridimensionamento in tutti i Tecnici e Professionali alberghieri compresi.
Non è molto interessante, penso, per il lettore di Fuoriregistro sapere che i docenti della A019 rischiano il posto di lavoro e che essi non sono tutti avvocati (anche se l'equazione non vera la fa, probabilmente dopo il MIUR, pure Masala e non si capisce perché e con quali dati).
Non è interessante perché Fuoriregistro non è il sito delle sacrosante rivendicazioni sindacali e lo scrive uno che è dirigente sindacale e Rsu della sua scuola.
Io penso che al lettore di Fuoriregistro interessi più capire se la situazione che ha determinato le classi atipiche va risolta con la guerra tra poveri o, invece come è convinzione del Coordinamento nazionale dei docenti di Diritto e Economia, con la revisione dei curricola sfasciati dalla Gelmini.
Perché come ha convenuto lo stesso dott. Chiappetta al famoso convegno citato da Masala se 40 ore settimanali erano troppe le 27 degli attuali bienni sono decisamente incongrue.
A cosa serve far studiare il Diritto e l'Economia noi del Coordinamento abbiamo provato a scriverlo sui giornali (comprando a suo tempo due pagine a pagamento), nelle rubriche delle lettere, partecipando al Festival del Diritto a Piacenza e a manifestazioni come il Constitution Day ed io l'ho scritto per anni oltre che su Fuoregistro anche sull'Unità prima della sua chiusura.
Non siamo stati, evidentemente, sufficientemente efficaci ed allora abbiamo provato a dirlo con: "Tornami in mente".
Abbiamo pensato che i video fossero efficaci quanto quelli delle Iene che intervistano i nostri parlamentari mentre dimostrano una conoscenza anche solo della storia costituzionale persino inferiore a quella di Masala.
Abbiamo pensato che i video di Tornami in mente facessero capire , senza ombra di dubbio, perché non serve la disciplina fantasma "Cittadinanza e Costituzione" (anche eventualmente in una versione renziana 2.0 e cioè ancora senza monte ore e valutazione come è attualmente e con un coacervo incomprensibile di temi e questioni).
Perché non serve che l'Educazione finanziaria nelle scuole sia affidata ai consorzi di banche (Patti chiari o oscuri che siano) o ai consulenti finanziari come è accaduto in questi ultimi anni.
Ancor meno ha senso collegare, con buona pace di Masala, l'educazione finanziaria con l'economia aziendale con la quale c'entra come i famosi cavoli.
Che serva studiare Diritto e Economia , invece, è scritto , in modo piano e comprensibile, nella proposta di legge, che noi appoggiamo senza riserve, del sen. Roberto Ruta.
Qual è il senso di uno studio esteso a tutte le scuole superiori?
Non è altro che l'applicazione di una Raccomandazione del Consiglio d'Europa, quella del 18 dicembre 2006, che ha chiesto ai paesi membri di far acquisire agli studenti le competenze di cittadinanza.
Nel nostro caso si tratterebbe di consentire quella che provo a definire come l'alfabetizzazione di cittadinanza.
Utile ai futuri veterinari , ai futuri pediatri ed anche a Masala.
Che così, magari, eviterà di scambiare l'Assemblea costituente per il Parlamento.
O di far dire all'ex-ministro Carrozza quello che non ha detto.

Franco Labella - Coordinamento nazionale dei docenti di Diritto e Economia
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 Massimo Macciò    - 02-04-2015
Ho letto l'articolo di Masala e la risposta di Labella. Concordo con quest'ultimo. L'intervento di Masala è pieno di inesattezze ma, soprattutto, lascia in bocca la sgradevole sensazione di una "guerra tra poveri" che non fa bene a nessuno. La documentata risposta di Labella - che punta il dito non contro altri insegnanti ma contro la funesta "Riforma Gelmini" - coglie nel segno: tra l'altro, il fatto di non aver tirato in ballo i docenti di altre classi di concorso nella sciagurata vicenda di "Cittadinanza e Costituzione" (che ha goffamente contribuito a privare gli studenti italiani di un insegnamento cardine per una cittadinanza consapevole) è indice di correttezza (oltre che di un self-control degno di un monaco zen).

 Paola Frau    - 04-04-2015
Quante imprecisioni nel commento di Labella ! Interpretazione libera della realtà . L'insegnamento del diritto e dell'economia ( NB economia politica ) non è sparito. Perché la materia si insegnava e tuttora si insegna nel primo biennio dei professionali. Ciò che non si insegna più è la materia Legislazione turistica, che si insegnava solo nelle quarte e quinte degli indirizzi Servizi della ristorazione. La parte normativa inclusa nel nuovo insegnamento nel secondo biennio e in quinta rappresenta forse per largheggiare il 20% dei contenuti e non è una novità introdotta con la riforma per chi insegna Economia aziendale, c'è sempre stata . Insegno da 32 anni e quasi sempre negli istituti alberghieri, conosco tutto della Storia di questo tipo di scuola, l'ho vissuto in diretta. Quando ho iniziato l'amministrazione alberghiera, che decisi di insegnare anche in seguito all'esperienza di lavoro in albergo, si insegnava dalla prima alla quinta classe. Fu il progetto 92 a eliminare la materia per introdurre "diritto e economia " (NB Economia politica) affidata da subito solo ai docenti della A019. Perché mai allora non fu estesa anche alla A017? Eppure la legge lo avrebbe consentito. Ma questa è storia vecchia, anche se significativa di come vanno le cose nel nostro Paese.
In virtù di un'atipicità giustificata con motivazioni fantasiose dal 2013 ad oggi le cattedre sono state create ad hoc con ore di "diritto e tecnica. amministrativa" e assegnate abusivamente ai docenti della A019 .
Tutto il resto non conta. La legge cosa dice? Se hai laurea in giurisprudenza o scienze politiche non puoi concorrere per gli insegnamenti della A017. E cosa dice per quanto riguarda i laureati in discipline economico aziendali? Che invece hanno titoli per concorrere per la A019 .
Dunque l'esatto contrario di ciò che accade. A livello nazionale il numero di docenti perdenti posto delle due classi si equivalgono, dunque qualcuno dovrebbe spiegare perché un docente a rischio della A019 sia più importante per il MIUR di un docente della A017. Nessuno dei docenti di Economia aziendale del coordinamento nazionale, del quale sono referente insieme a altri 6 colleghi di diverse Regioni d'Italia, ha mai detto che è giusto quello che il MIUR ha fatto a suo tempo, cioè eliminare la materia Legislazione . A suo tempo sono fioccate le proposte, cortesemente ignorate dal MIUR, ma anche a livello di dirigenti scolastici (con le dovute eccezioni) cioè applicare una compresenza tra i due docenti in modo che ognuno possa insegnare la propria materia, oppure insistere uniti perché il MIUR separasse nuovamente le due materie. Si ricordi inoltre che nessuna delle sei o sette bozza di riforma della classi di concorso ha mai previsto accorpamento delle due classi. Sono state rinumerate, ma mai accorpate... qualcosa vorrà dire! Perché allora non proporre l'unificazione delle due classi con una riconversione dei docenti... valutando il curriculum universitario e integrando ove necessario. Ma questo non fa parte degli obiettivi della categoria dei docenti di diritto, perché ci sono scuole in cui l'insegnamento della materia Diritto e Economia (NB Economia Politica) é da sempre blindato, incomprensibilmente solo per i docenti A019, ne cito alcune, primo biennio dei professionali, licei economici, liceo delle scienze Umane, istituti nautici, istituti tecnici per geometri. Nella mia provincia capita a volte che ore di diritto e economia siano assegnate per completamento ai docenti DOP della A017, e ciò potrebbe significare che sono ore che avanzano... dunque non necessarie per sistemare i docenti A019 a rischio. Questo direbbe il buon senso. Ma non c'è buon senso in questa brutta faccenda, troppe le cose strane, soprattutto per questi errori del MIUR che vanno e vengono, riconosciuti e ammessi, corretti e ripetuti impunemente subito dopo, oppure circolari di direttori generali che si pongono al di sopra della stessa legge. Anche il TAR si è espresso in proposito sospendendo tali circolari, eppure l'arroganza con cui si continua su questa strada non sembra avere un limite. Ma di cosa stiamo parlando? Noi chiediamo solo rispetto della legge e quando leggiamo commenti spocchiosi che cercano di trovare una qualche giustificazione a tutto ciò diventiamo sospettosi. Perché c'è una domanda che mi frulla nel cervello da un po'... perché l'accanimento per una manciata di ore solo negli istituti professionali alberghieri? La risposta che viene spontanea è solo una, sapete come si dice "a pensar male ci si azzecca sempre" ; questo è un test... un'azione di sfondamento di un confine .. se riesce sarà possibile in qualsiasi scuola e sarà il fronte sul quale ci si contenderà il nuovo insegnamento, di cui chi si riempie la bocca con la "pseudo-buona scuola" vorrebbe l'introduzione in ogni scuola.

 Franco Labella    - 06-04-2015
Comincio a temere che ci sia nel Paese una pericolosa epidemia.
Quella di scrivere commenti a prescindere dal testo che si commenta.
Se riprendete l'articolo di Masala e i commenti lo potrete facilmente verificare.
Ora succede col mio.
Perchè se la collega Frau ha deciso come Masala di scrivere le sue tesi ed anche quelle degli altri, è libera di farlo.
Non dà un buon segnale di equilibrio ma, a questo punto, sono solo fatti loro.
Tanto i lettori leggono e fanno le loro valutazioni.
Mi limito solo a far osservare a Frau che io scrivo, da dieci anni, di eliminazione delle materie giuridiche e non ho scritto, un solo rigo (se si eccettuano i commenti alle capre) che specificamente riguardi gli insegnamenti dell'Alberghiero.
Sarà perchè noi del Coordinamento abbiamo una visione complessiva leggermente meno corporativa e frammentaria di Frau, Masala e compagnia.
Da Cittadinanza e Costituzione affidata ai colleghi di Lettere in poi non abbiamo mai pensato alla guerra tra poveri.
Avessimo fatto come Frau e Masala avremmo dovuto cominciare la "guerra" lancia in resta contro altri colleghi di altre classi di concorso.
La nostra intelligenza politica ci suggerisce che non è la strada giusta e l'abbiamo scritto, nero su bianco, nelle memorie che depositammo, a suo tempo, in audizione a Camera e Senato.
Masala e Frau la pensano diversamente.
Buona guerra ma allora fatevela da soli.... e buon pro vi faccia...

 Cristina Braila    - 06-04-2015
Non sono esperta di certe cose, ma so leggere. Mi pare perciò che tre affermazioni della collega Frau avrebbero meritato una risposta precisa di Labella, piuttosto che un commento evasivo e un po' sprezzante. Quali sono? Eccole:
1) L'insegnamento del diritto e dell'economia non è sparito. La materia si insegnava e tuttora si insegna nel primo biennio dei professionali.
E' vero o no? Se è falso, Labella avrebbe dovuto dovrebbe smentire, se è vero, perché non si è corretto?
2) La legge cosa dice? Se hai laurea in giurisprudenza o scienze politiche non puoi concorrere per gli insegnamenti della A017. E cosa dice per quanto riguarda i laureati in discipline economico aziendali? Che invece hanno titoli per concorrere per la A019.
E' così? Labella non ha smentito e se le cose stanno in questo modo, un problema evidentemente esiste e non mi pare che si tratti di guerra tra poveri, ma di diritti.
C'è poi una terza affermazione che merita attenzione ed è quella conclusiva:
3) Noi chiediamo solo rispetto della legge e quando leggiamo commenti spocchiosi che cercano di trovare una qualche giustificazione a tutto ciò diventiamo sospettosi. Perché c'è una domanda che mi frulla nel cervello da un po'... perché l'accanimento per una manciata di ore solo negli istituti professionali alberghieri? La risposta che viene spontanea è solo una, sapete come si dice "a pensar male ci si azzecca sempre" ; questo è un test... un'azione di sfondamento di un confine .. se riesce sarà possibile in qualsiasi scuola e sarà il fronte sul quale ci si contenderà il nuovo insegnamento, di cui chi si riempie la bocca con la "pseudo-buona scuola" vorrebbe l'introduzione in ogni scuola.
Non è un'osservazione da poco, anche perché nella cosiddetta "buona scuola" di Renzi questo rischio diventa minaccia concreta e riguarda tutte le discipline, dal momento che si pretende dai docenti l'insegnamento di "materie affini". Una pretesa che stravolgerebbe non le classi di concorso, ma la scuola nel suo insieme.

 Franco Labella    - 07-04-2015
Alla collega Braila:
non vorrei sembrare scortese ma temo che la foga oratoria le faccia perdere di vista che la collega Frau sta commentando un mio articolo e non mi sta facendo una intervista.
Nel mio articolo c'è testualmente scritto questo:"
E' quello che ha previsto, nel nostro caso, la eliminazione dello studio del Diritto e dell'Economia già presente nei Licei Brocca, Europeo, con minisperimentazioni ed il suo sostanziale ridimensionamento in tutti i Tecnici e Professionali alberghieri compresi."
In italiano "ridimensionamento" significa "riduzione".
Quindi non devo smentire un bel niente.
Quanto alle classi di concorso: il relativo decreto ministeriale non è stato ancora emanato.
Quindi stiamo ragionando su materie nuove e decreto antecedente.
E questo è un fatto.
Tutto il resto è estraneo al mio articolo.
Quando ne scriverò uno dal contenuto diverso Frau e Braila potranno chiedere tutto quello che vorranno.
Ma mi rifiuto di rispondere a domande "impertinenti".
E cioè che non riguardano la sostanza dei miei ragionamenti.
E spero, a questo punto, che la emulazione e l'epidemia cessino.
Perché cominciano ad essere interventi decisamente fuori contesto.
La mia pretesa "spocchia" va misurata perciò relativamente alla pertinenza rispetto a quello che ho scritto e non rispetto alle domande della Frau.
Fra l'altro la nostra posizione è chiara e palesata da almeno 6 anni: coerenza tra percorsi universitari e discipline da insegnare.
Ne riparleremo, eventualemente, a decreto di riordino delle classi di concorso emanato.

 Francesco Masala    - 07-04-2015
è così strano temere o pensare all'ipotesi di poche macroclassi di concorso, all'interno delle quali ci sarà la massima flessibilità?

dice Frank Zappa: "Una delle mie tesi filosofiche preferite è che la gente sarà d'accordo con te solo se è già d'accordo con te. Non riesci a cambiare la mente degli altri".


 Cristina Braila    - 08-04-2015
Prendo atto, Labella. Lei non risponde. Il suo rifiuto però è più eloquente di una risposta.