Mozione del Collegio docenti dell'I.C. Ferraironi di Roma
Lavoratori autoconvocati della scuola - 08-11-2014
Il collegio dei docenti del I.C. Ferraironi di Roma, nella seduta del 04/11/2014, in risposta all'invito sia del Governo sia dell' USR (nota Miur prot-n°3043 del 2/10/14 ripresa dalla circolare USR lazio prot.n° 25529 del 3/10/14) volto a discutere la proposta di linee guide di riforma denominate "La Buona Scuola", dopo un'analisi della proposta esprime profonda preoccupazione per i motivi a seguire che vengono giudicati fortemente negativi:

- dequalifica della professione docente con l' introduzione della progressione stipendiale fondata sull'esclusione a priori del 34% dei docenti e promozione del restante 66%, contingentamento evidentemente derivante da meri calcoli di spesa
- introduzione di una pericolosa competizione tra docenti invece che rafforzarne la cooperazione e collegialità
- drastica riduzione delle competenze degli organi collegiali con conseguente riduzione dell'esercizio democratico a favore di una gestione verticistica che privilegia l'idea di scuola come azienda piuttosto che come comunità .
- introduzione di un nucleo di valutazione interno ( insegnante mentor) che avrà insieme al D.S. mano libera sulle carriere e sul sistema premiale ( scatti e altri oneri) eludendo completamente il ruolo e le prerogative della contrattazione nazionale e di secondo livello
- introduzione del Registro Nazionale dei Docenti che lascerà al D.S la facoltà di assumere per chiamata diretta fuori da regole e graduatorie
- mancata destinazione di risorse se si esclude l'assunzione di una parte di precari, assunzione a cui peraltro lo stato è obbligato da sentenza europea; per la maggior parte del corpo docente, secondo univoche simulazioni di vari organismi, la quota di scatto attualmente garantita contrattualmente diminuirà a solo vantaggio di una più che esigua parte di popolazione docente creando nel corpo docente stesso un ulteriore misconoscimento sociale
- il personale ATA quasi mai citato destinato a diventare residuale ed esternalizzato.
- entreranno ufficialmente i capitali di enti privati e i singoli cittadini saranno chiamati a sopperire alle sempre minori risorse- vedi decremento del MOF del 50% in 3 anni e 8 MD di tagli al personale dal 2008 a fronte di progressivi incrementi di fondi alle scuole private

In definitiva riteniamo che consegnare la scuola pubblica ai privati comporterà la rinuncia al ruolo formativo essenziale da sempre caratterizzante la nostra cultura scolastica e l'ulteriore indebolimento del ruolo di garanzia che la Costituzione le assegna.

Approvato all'unanimità.
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