A me me pare proprio....
Cosimo De Nitto - 28-10-2014
Leopolda. Leggo "scatti di carriera al 66% dei docenti. Non buoni insegnanti ma migliori di altri".

Se il 66% degli insegnanti sono i "migliori" il restante 34% cosa sono? Anime del purgatorio, turisti per caso, sfigati di turno o cosa? Dal momento che non gli diamo soldi penso che il diritto ad un attributo, almeno quello, lo avranno. Possiamo chiamarli (ossimoro) innominati? Il contrario di migliori è "peggiori", ebbene se il 66% sono migliori, il 34% necessariamente devono essere peggiori, e i geni che hanno avuto questa pensata anche se ne provano vergogna, lo devono dire apertamente.
E per quale ragione, di grazia, questi numeri, da dove escono?
E se invece del 66 sono il 70, oppure il 60% cosa succede, entra in crisi il sistema? Confesso la mia ignoranza, francamente non so da dove escono questi numeri. Non sono un matematico o un filosofo della matematica, quindi potrei anche sbagliare, ma sono numeri magici usciti alla ruota della fortuna? Sono usciti dal cappello di un grande mago di arti divinatorie, interprete del volere delle entità superiori? Sono il prodotto di pratiche oscure e misteriche? Boh!? E se i peggiori anziché il 34% risultano il 30, cosa si fa a quel 4%, lo dichiarano incapace e cretino per decreto perché necessariamente si deve arrivare al 34%? Magari cercheranno di addottrinarmi (o infinocchiarmi?) tirando fuori qualche legge della statistica, che qualcuno ha chiamato "la matematica dell'incertezza". Evvabbene, piglio, peso, incarto e porto a casa il famoso pollo a testa degli italiani felice di averlo intero, invidioso di averne meno di chi ne ha presi due, ma contento pensando all'altro che di pollo non gli è toccata nemmeno una penna bruciacchiata.
Suppongo che per arrivare a questi numeri abbiano preso il numero 100, lo abbiano diviso in tre, abbiano deciso che due terzi devono per forza essere migliori e il restante poveretto deve necessariamente essere lo scemo del villaggio, e se non lo è, lo si fa diventare per legge. Evvabbene anche questa volta, mettiamo che sia così. Però mi viene in mente che ci sono tanti bravi docenti di matematica che i conti li sanno fare davvero, non come me. Quando faranno la divisione esatta si imbatteranno in numero periodico da una parte e dall'altra. Questo in matematica è normale, il problema sorge quando dalla matematica si va alle persone e ovviamente non si troverà nessuno che di nome o cognome faccia Periodico, né qualcuno che sia disposto a farsi vivisezionare più o meno all'infinito perché proprio a lui è toccata la iella nera di trovarsi tra il 66 e il 33%. Non basta. La iella è proprio iella marcia perché sempre per legge avendo a disposizione la possibilità di approssimare dalla parte del 66 che poteva divenire 67, ed era più giusto (ma la giustizia non è più di questo mondo, non vale niente, nemmeno un vecchio gettone telefonico), hanno invece approssimato dalla parte del 33 che è divenuto 34. Come fa un povero disgraziato a sopportare questo essere dichiarato scemo e sfigato per via legale, lui che aveva il ,66666 ecc. di "migliore" e solo il ,33333ecc. di "peggiore"?
Non riesco a convincermi per nessuna di queste vie, più cerco di rispondere ai dubbi e più questi crescono. Lascio allora la mia imperfettissima matematica e mi butto in didattica nella quale mi trovo più a mio agio. Penso: per decidere se fai parte di quel 66 o di quel 34 devono farlo, lo hanno detto, attraverso una procedura di valutazione, non possono estrarre a sorte, anche se penso che l'estrazione a sorte sarebbe probabilisticamente più giusta, benefica e accettabile delle procedure che hanno in mente. Evvabbene, mettiamo anche che questa valutazione sia perfetta come se l'avesse fatta Domineddio. Se funziona dovrebbe funzionare anche in classe con la valutazione degli alunni. Provo a pensare se facessi così. Anche io dovrei decidere di dare voti buoni al 66% e voti cattivi al 34%. Come? Posso decidere gli esiti e le percentuali della valutazione prima ancora di aver corretto la prova? Addirittura prima ancora di averla fatta?
Allora mi dico, lascia stare, nemmeno la didattica e la valutazione, che sono cose molto serie, ti servono per capire questa roba qui.
A me 'sta cosa me pare proprio come come a questi tre nel video linkato.

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interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 Maestra Antonia    - 02-11-2014
Grazie! Non avrei saputo dire meglio.

 Carmold    - 02-11-2014
Pare che coi numeri non ci sappiano proprio fare (da Berlinguer ministro in poi) ..., eppoi ... suvvia colleghi migliori, vendere il proprio talento per 60 denari, pardon euri (sic) ...