corrada - 07-12-2002 |
Era ora che si cominciasse a parlare anche di questo. A suo tempo sono intervenuta, ma non c'è stato un seguito.Personalmente ho sempre trovato anomala la presenza dell'insegnante di religione nella scuola pubblica, specie tenendo conto del modo in cui viene arruolato . Non a caso una cosa del genere non esiste in alcun altro Paese...che io sappia. Forse non si sa, ma alle superiori alcuni "docenti di religione" hanno classi di 3/4 alunni, e mentre le altre cattedre, se gli alunni scendono sotto un certo n° spariscono, quelle di religione restano..E' successo in un paese del Veneto, dove il vescovo, consultato, ha fatto notare che un accorpamento non sarebbe stato apprezzato. Ma quando si parla di religione cattolica, subito si crea nervosismo e imbarazzo. Il clima della controriforma non si è ancora dissipato, evidentemente.Ora le scuole private, prevalentemente cattoliche, hanno avuto il bonus per i libri, mentre alle scuole pubbliche si riducono spazi per garantire una didattica diversificata e arricchita. Ma non è abbastanza, le gerarchie cattoliche prendono, incartano, portano a casa..e rilanciano. Il fatto è che ne stanno succedendo tante, e tutte insieme, in questo disgraziato paese, e non si sa più dove voltarsi, su che cosa appuntare l'attenzione, su che cosa ingaggiare una battaglia. |
CGILscuola - 10-12-2002 |
Le Segreterie Regionali CGIL CISL UIL Scuola della Lombardia denunciano all'opinione pubblica che, mentre continua e si aggrava un'azione di taglio e di riduzione delle risorse per la scuola statale, con la finanziaria in discussione in Parlamento, la commissione bilancio del Senato approva, in tutta fratta, un emendamento, con il quale si assegnano 90 milioni di Euro alla scuola privata. Le Segreterie Regionali CGIL CISL UIL Scuola esprimono un netto giudizio negativo, in continuità con la opposizione unitaria espressa sul regolamento attuativo del buono scuola in Lombardia ed in continuità con la mobilitazione unitaria messa in campo lo scorso anno scolastico contro i tagli agli organici. Mobilitazione che, peraltro ha trovato unanime sostegno nel Consiglio regionale della Lombardia, con l'approvazione di uno specifico ordine del giorno. Le Segreterie Regionali CGI CISL UIL Scuola, nel proclamare lo stato di mobilitazione comunicano che metteranno in atto tutte le iniziative che si renderanno necessarie, tese a contrastare questa decisione e invitano le forze politiche ed i parlamentari lombardi, per coerenza, a non sostenere in aula questo emendamento ed a rivendicare, invece, adeguate risorse finanziarie per la scuola statale. Le segreterie regionali CGIL -CISL -UIL scuola Lombardia Milano, 9 dicembre 2002 |
DON FRANCESCO MARTINO, Insegnante di Religione - 10-12-2002 |
Credo che si possa sostanzialmente convenire sulla proposta dell'Associazione Nazionale Docenti sull'istituzione di un insegnamento di cultura religiosa obbligatorio per tutti, fondando, a livello di Stato, un programma condivisibile da tutti e attuando un reclutamento nazionale che dia pari opportunità, indicando i titoli e secondo le leggi vigenti. Non condivido l'affermazione che noi "stiamo controllando la Scuola Pubblica" e le semplificazioni di "attacco alla laicità dello stato". Sono d'accordo con la polemica di CGIL CISL e UIL Lombardia contro i 90 milioni di euro alla scuola pubblica: non servono che a favorire pochi. Ma nel contempo voglio richiamare l'attenzione contro l'emarginazione della cultura cattolica nella scuola pubblica italiana, in cui si deve essere "islamici", "pluralisti", "rispettosi di tutti" ma intolleranti contro tutto ciò che è cristiano o cattolico, o meglio a chi è cristiano è consentito essere presente "senza diritto di parola". Sono - e solo - per una scuola pubblica pluralista, ma non discriminatoria, e veramente laica, perchè una scuola confessionale non serve. |