Un pensiero per la scuola
La scuola che funziona - 19-09-2014
Comunicazione del fondatore del network La scuola che funziona, Gianni Marconato.

Con l'avvio del nuovo anno scolastico prende il via anche un nuovo corso de La scuola che funziona sotto il motto Un pensiero per la scuola.
Anche quando si parla di scuola tra addetti ai lavori, raramente si assiste a una convergenza di analisi e di proposte; ognuno pare avere la soluzione giusta e l'elenco delle priorità di intervento si allunga ogni giorno di più; si assiste troppo spesso a reazioni emotive ed a posizioni a prescindere.
Far funzionare la scuola italiana è una questione complessa e in ogni caso, cercare di costruire una visione culturalmente e socialmente condivisa, pare essere un inutile spreco di risorse.
Che cosa è, allora, possibile fare oggi per aiutare la scuola italiana a funzionare meglio?
Uno scopo che vorrei proporre, in occasione del quinto compleanno del nostro network, é di costruire, senza velleitarisimi ed ingenuità, un pensiero per la scuola; un pensiero che sia fresco, vivace, frizzante ma, anche denso, robusto, generativo.
Perché, quindi, non misurarci, poco alla volta, con le tante questioni che agitano da sempre la scuola?
Perché non impegnarci in confronti, meglio se tra culture e punti di vista differenti, su tematiche antiche ed emergenti per coglierne la complessità, per capirne le implicazioni e, perché no, per formulare proposte?
Perché La scuola che funziona non potrebbe ambire ad essere sede di una grande conversazione, non ideologica, sui grandi temi che attraversano la scuola italiana?
Senza presunzione ma con impegno per generare idee forti per la scuola.
Da un paio d'anni il network è, sostanzialmente, inattivo. Il gruppo che nel recente passato ha animato il network, in primis il sottoscritto, realizzando grandi progetti (*) ha mostrato segni di stanchezza ed un po' alla volta ha mollato e le attività si sono pressoché spente.
L'avvento di un social network generalistico come Facebook, con le sue interazioni facili e leggere, ha portato a dover ripensare la funzione di un social network focalizzato come il nostro.
Credo che siano proprie di Facebook e dei suoi mille gruppi che si occupano di scuola le interazioni veloci, il "pronto soccorso" didattico, gli scambi di esperienze ( e di link) i confronti sull'attualità, le "discussioni" che con tanta facilità si accendono e con la stessa facilità si spengono senza lasciare traccia di sé, le amenità da dopolavoro...scolastico, i pettegolezzi e le lamentazioni da sala insegnanti, le tensioni ed i bizantinismi da consiglio di classe...
Un ambiente come La scuola che funziona potrebbe avere una sua ragion d'essere nell'approfondimento, nella riflessione, nell'elaborazione, nella proposta, in un lavoro fatto tra le persone che la scuola la vivono tutti i giorni, insegnanti, formatori, dirigenti, genitori, studenti.
La scuola che funziona come una bella community di chi la scuola la fa e la usa; una nuova impresa per crescere insieme, perché se la scuola non cresce in tutte le sue componenti non sarà mai soggetto del proprio presente e del proprio futuro e si farà dettare da altri le regole e le pratiche ed a quel punto non le resterà altro che dire "no"; ma la scuola che funziona è quella che sa esprimere un solido, consapevole, complesso ed ampiamente condiviso pensiero per la scuola.
Chi si riconosce in questa visione troverà nel network la sede ideale per costruire la scuola che funziona.
Un network che funziona non ha bisogno di leader; in un network che funziona la leadership è diffusa; nel network che funziona c'è la leadership delle idee.
Chi ha una tematica da proporre elabori un primo e breve contributo per l'avvio del confronto, si faccia carico di condurre la discussione (magari aiutato da qualcuno) e di organizzarla in un elaborato di sintesi.
Dovesse emergere qualche idea forte, come nel passato é stato, ad esempio, Il manifesto degli insegnanti, Storie di didattica o la pubblicazione Didactic Strategies and Technologies for Education: Incorporating Advancement, si potrebbe dar vita a progetti speciali.
Per ora proviamo a riprendere il cammino con un "io ci sto" in questo forum dove formulare anche qualche ipotesi di lavoro che si è disponibili a portare avanti. Per chi ha tempo e voglia di costruire la scuola che funziona, io ci sono.

Gianni Marconato

(*) Il manifesto degli insegnanti, Storie di didattica, Ambientiamoci, la poderosa pubblicazione internazionale Didactic Strategies and Technologies for Education: Incorporating Advancement, la ricerca sui libri di testo e misurandosi con temi tanto importanti quanto difficili come Il bravo insegnante, la meritocrazia, la valutazione degli insegnanti, Una scuola per il futuro, per citarne alcune

Visita La scuola che funziona al: http://www.lascuolachefunziona.it/

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