Martedì 27 agosto alle ore 15.00 si è svolta, con una grande partecipazione di lavoratori del San Paolo del San Carlo del San Raffaele di Niguarda, di esponenti dell'opposizione sindacale milanese, del Coordinamento dei lavoratori della Sanità, la 2° udienza tenuta dal giudice T. Perillo presso il tribunale di Milano (sezione lavoro) di via Pace che ha ascoltato i testi (3 su 4 convocati) in merito ai fatti che hanno portato al
licenziamento di Raffaele avvenuto il 23 maggio scorso.
L'interrogatorio dei testi si è protratto per lungo tempo e si è concluso dopo 3 ore. L'attendibilità delle testimonianze che vorrebbero mettere un uomo invalido, che si regge a stento su una stampella, nei panni di una furia trattenuta da 7 operatori di CPS
"più altri" senza per altro nemmeno accedere (come è stato confermato) al cospetto diretto della sua responsabile/accusatrice ha evidentemente indotto il giudice a ulteriori verifiche che hanno rivelato una serie di contraddizioni.
È ormai chiaro che il dispiego di certi mezzi nei confronti di Raffaele è stato giustificato sulla base di interpretazioni soggettive nei riguardi delle sue intenzioni ma non certo di alcun fatto concreto non essendosi verificata la benché minima aggressione fisica... Anzi, ad essere "
preso" secondo le risultanze fu proprio Raffaele, ma a quanto pare ciò sembra sfuggire ai più data la posizione di accusato che purtroppo gli è stata ritagliata addosso.
Quello che esce sempre più chiaro dall'analisi dei fatti è perciò il quadro di un tentativo per la "soluzione definitiva" di antiche ruggini interne al CPS di via Conca del Naviglio, una soluzione mirante a creare i presupposti per un trasferimento disciplinare di Raffaele in altra sede lavorativa, ma evidentemente si è trattato di un tentativo che non ha fatto i conti con i personaggi che muovono le questioni disciplinari al San Paolo. Ora la frittata è fatta e un collega invalido di 51 anni è in attesa di sentenza giudiziaria.
Raffaele che intanto ha perso 14 Kg. di peso dall'11 agosto, data di inizio dello sciopero della fame è parso molto provato tant'è che mentre guadagnava l'uscita ha rischiato di cadere per un mancamento.
Continua intanto - in attesa della sentenza che potrebbe giungere entro pochi giorni - il presidio ospedaliero nei pressi della sede sindacale a sostegno della lotta di Raffaele che nonostante le sue condizioni ha intenzione di continuare lo sciopero della fame ad oltranza in segno di protesta e per il diritto al lavoro.
LUNEDI' 1° SETTEMBRE '14 ore 18.00 presso il PRESIDIO PERMANENTE ospedale SAN PAOLO
RIUNIONE PUBBLICA DEL COORDINAMENTO LAVORATORI DELLA SANITA'
milano, 29/08/14
usi san paolo