Fotogramma per fotogramma, al rallentatore, con la crudeltà che serve, la congiura ci appare più evidente. Conformismo, cinismo, disincanto, narcisismo, esibizionismo, consumismo, alcolismo... qualunque sia la forma di rinuncia alla sfida di una vita autentica di cui sono stati tacciati i giovani non è che un ultimo fotogramma di una storia già scritta e non diretta da loro.
>Stefano Laffi, La congiura contro i giovani. Crisi degli adulti e riscatto delle nuove generazioni, Feltrinelli 2014
La congiura contro i giovani. Crisi degli adulti e riscatto delle nuove generazioni di Stefano Laffi è, come dice
Nicola Villa, un libro radicale e importante, scritto, avverte la
Nota dell'autore, "
in perfetta solitudine. Come fosse un incubo vissuto, di cui lui
avesse l'unica testimonianza possibile". Vi troviamo unite l'attenzione sociologica e l'urgenza umana e intellettuale di comunicare quanto scoperto, e, poiché le questioni affrontate sono svariate e riguardano aspetti fondamentali del nostro presente, lo leggiamo con la tensione con cui leggeremmo un romanzo che ci coinvolga personalmente e con l'ansia di scoprire come va a finire.
Effettuando un'opera di distanziamento Stefano Laffi ci mostra cosa siamo diventati: un mondo capovolto, dove si parla senza rivelare nulla di vero e significativo che ci implichi nel profondo, un mondo dove si agisce senza assumersi la responsabilità di quanto la nostra azione produce e dove si vive senza fare esperienza, un mondo dove non c'è vissuto che costituisca una storia che meriti di essere raccontata.
E' storia dei nostri giorni: nonostante tutti i politici parlino di politiche in favore dei giovani, in realtà tutto è teso a escluderli. Si accusano i giovani di essere senza valori quando sono gli adulti ad aver creato un deserto negando a bambini, ragazzi, giovani tempo e relazioni per offrire, a compensazione, cose, merci e realtà virtuali e così riducendoli al ruolo di destinatari di un
marketing su cui far prosperare profitti.
Eppure, come dice Nicola Villa, "
è proprio da un'analisi così radicale che possono nascere alcune prefigurazioni". E nel rivelarci gli ingredienti di questa "congiura contro i giovani", l'autore ritiene che ci siano ancora i margini per stabilire relazioni positive con i ragazzi e le ragazze in classe e indica qualche direzione di lavoro.
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