In ricordo di Giancarlo Siani
Paolo Siani su Fondazione P.o.l.i.s. - 20-09-2013
IL MESSAGGIO INTEGRALE DI PAOLO SIANI ALL'ASSOCIAZIONE STUDENTI CONTRO LA CAMORRA

Cari ragazzi,
grazie, grazie davvero per aver scelto anche quest'anno di festeggiare il compleanno di mio fratello Giancarlo.
Grazie per tenerne vivo il ricordo nel giorno della sua nascita e non in quello del suo barbaro omicidio.
Affido a voi e ai giovani di Napoli il suo ricordo.
Fate in modo che il suo esempio di ragazzo leale, che voleva fare solo il giornalista resti per sempre ben presente nella mente di tanti giovani.
E tra pochi giorni si rimette in moto la sua Mehari, proprio la sua, quella in cui fu ferito a morte il 23 settembre 1985.
Riparte per fare il cammino che avrebbe fatto Giancarlo, dal Vomero a via Chiatamone e si fermerà ne "Il Mattino", il suo giornale.
Riparte accompagnata da giornalisti, magistrati, sacerdoti, familiari di vittime innocenti che in questi anni si sono battuti per la legalità.
Un segnale forte che la Mehari e Giancarlo mandano alla città e a tutti noi: neanche le pallottole ci hanno fermato, noi siamo ancora qui.
Forza ragazzi, la legalità conviene, la possiamo cambiare insieme questa città per non tradire e rendere vano il sacrificio di tante vittime innocenti della criminalità come Silvia Ruotolo, Paolino Avella, Teresa Buonocore, Mimmo Beneventano, Maurizio Estate, Fabio De Pandi , Luigi Sica, Lino Romano, Attilio Romanò, Dario Scherillo, Andrea Nollino, Gaetano Montanino, Simonetta Lamberti, Daniele Del Core, Domenico Noviello, don Peppe Diana, Alberto Vallefuoco e tanti tanti tanti altri ancora.
Tutti loro saranno simbolicamente seduti con Giancarlo nella Mehari, per tutti loro noi ci vogliamo battere.
Grazie
Paolo Siani
  discussione chiusa  condividi pdf

 Giuseppe Aragno    - 22-09-2013
Le iniziative davvero significative nascono da associazioni e privati. Circo mediatico e Istituzioni hanno lasciato cadere una nuova pietra tombale sulla figura di Giancarlo Siani. Un silenzio molto significativo per chi voglia misurare la temperatura di un’Italia malata e inchiodata a due eventi: i filmini osceni di un pregiudicato e le invereconde manovre precongressuali del PD, che ogni giorno attacca il Pdl, però è al governo con Berlusconi e da anni lo copre, trascinandoci cosi nella miseria e nella vergogna. In un momento storico particolarmente buio per la vita della repubblica, il 19 ottobre scorso, quando l'associazione "Studenti Napoletani Contro la Camorra" si è mobilitata per commemorare il giornalista, nonostante il gran parlare che si fa di lotta al malaffare, l’iniziativa non ha trovato sponsor tra le istituzioni e la grande stampa si è guardata bene dal pubblicizzarla. Com’è facile capire, in una situazione come quella che viviamo, con un pregiudicato che ricatta il governo, toccare certi temi è molto imbarazzante. L’Italia d’oggi è questo: manipolazione della memoria e retorica della legalità aprono coni d’ombra su una crescente ingiustizia sociale e, mentre un volgare delinquente monopolizza l’informazione, il silenzio cade su giovani caduti lottando contro un potere marcio, che tiene in scacco impunemente il Paese. Mentre Berlusconi straparla, l’eloquente silenzio su Giancarlo Siani racconta l’agonia della nostra democrazia.