La valorizzazione della professionalità docente
"
Saranno attuate nuove modalità di carriera e valutazione, un cursus professionale basato sul merito e non sugli scatti automatici degli stipendi. Alla base il sistema di valutazione elaborato dal precedente Governo" [M.C. Carozza] che ha allineato l'Italia "
agli altri Paesi Europei sul versante della valutazione dei sistemi formativi pubblici per rispondere agli impegni
assunti nel 2011 con l'Unione europea" [Miur]
Evidente l'incongruenza tra intenzionalità e strategia, dissonanza generata sia
dall'estrinseca motivazione costitutiva dell'organismo sia dalle sue finalità:
1.
tener sotto controllo gli indicatori di efficacia e di efficienza delle offerte formative elaborate dalle scuole: traguardo perseguibile se, solamente se, i POF sono stati sottoposti a controllo antecedente per accertare la loro compatibilità con le finalità e con "
gli obiettivi generali del processo formativo e con gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni" definiti dal Miur.
Condizione non soddisfatta.
2.
sostenere le scuole in difficoltà: una scuola è in difficoltà se non consegue gli obiettivi programmati. Il superamento di tale carenza implica l'attenta ricerca e capitalizzazione degli scostamenti mete .. risultati. Il disposto ministeriale, che avversa i rapporti dialogici, prefigura un processo "d'autovalutazione da effettuarsi sulla base di un fascicolo elettronico di dati messi a disposizione dalle banche dati del sistema informativo del Ministero dell'istruzione dell' INVALSI e delle stesse istituzioni scolastiche".
Si sterilizza l'autonomia scolastica che "si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione"
3.
valutare i dirigenti scolastici: nella scuola la cultura dell'organizzazione è assente, ancorata al tradizionale, obsoleto modello lineare gerarchico: la legge, uniformandosi alla dottrina, ha riconosciuto la dimensione del problema educativo e ha ristrutturato il sistema decisionale.
La valutazione della funzione dirigenziale, isolata dal sistema di regole in cui la scuola è immersa, è perdente.