La rosa
Marino Bocchi - 15-09-2001
On. Carlo Azeglio Ciampi (Palazzo del Quirinale, 00186 Roma; con francobollo da 800 lire, perché non c'è più la franchigia: oppure presidenza.repubblica@quirinale.it , con firma completa di indirizzo, altrimenti il messaggio viene respinto):
Signor Presidente, La supplico di agire perché alla strage disumana compiuta negli Stati Uniti nessuno risponda con la vendetta militare.Proprio perché quel crimine colpisce tutta l'umanità, deve essere un tribunale che rappresenta l'intera comunità dei popoli umani a compiere le indagini ed emettere il giudizio con tutte le garanzie giuridiche.Ad un crimine, per quanto grande, non si risponde con la guerra. La guerra non sarebbe un giusto giudizio penale, nella luce della ragione, della morale e della legge, ma un nuovo crimine che spingerebbe ulteriormente il mondo nel buio mortale dell'odio e della distruzione.In nome della vita e della civiltà, nell'ora del massimo pericolo, La supplico di scongiurare la guerra con l'impegnativa autorità che Le dà la nostra Costituzione pacifica. Se l'Italia sarà in guerra, io non ci sarò. Lo giuro
Firmato (nome, cognome, indirizzo)


La newsletter di Fuoriregisto riprende oggi. L’ultima volta che ci siamo lasciati eravamo ancora nel Ventesimo secolo, oggi, tre mesi dopo, siamo entrati nel Ventunesimo. Un nuovo mondo e’ possibile, gridava il popolo di Genova, in luglio. Dall’11 settembre, esiste il fondato rischio che il nuovo mondo possibile possa essere anche peggiore del precedente. Il fumo delle torri gemelle intossica le coscienze e i cuori, cosa accadrà? A noi e agli altri. Agli altri che incontriamo ogni giorno con le sacche colme di accendini e calzini. Accetteremo ancora il fiore dal ragazzo marocchino che vende rose nel ristorante dove, ogni tanto, andiamo a consumare il pranzo della domenica, adesso che abbiamo negli occhi il pianto disperato di tutti gli altri poveri ragazzi che hanno perso i genitori nel fumo che ci intossica? Fuoriregistro riparte da qui, da quel fumo. Raccontare la cronaca scolastica, raccontare le esperienze di chi nella scuola lavora, questo e’ il nostro compito. Dissipare quel fumo, per ritrovare il profumo della rosa, questo ci proponiamo. E saremo tolleranti e inflessibili, dolci e cattivi. Vogliamo che Fuoriregistro diventi un luogo di confronto aperto a tutte le possibilita’ di dialogo ma su una discriminante non saremo disposti a transigere: la difesa della scuola pubblica, sottoposta ad un attacco condotto con grande intelligenza e caparbieta’ dal Ministro Moratti. Vogliamo una scuola aperta, dialettica, dove tutti i credi, le fedi, le opzioni politico-religiose possano confrontarsi ed esprimersi, in condizioni di assoluta garanzia per tutti; una scuola laica che insegni i valori della pace, della convivenza, che educhi a rimediare alle ingiustizie e ai torti senza ricorrere alla guerra, al fanatismo o a dogmi di qualunque specie. Una scuola che recepisca il meglio di Genova (per questo abbiamo pubblicato la lettera, ospitata dalla rete pacifista Lilliput e che vi invitiamo a inoltrare al Presidente della Repubblica, scritta da un nonviolento cristiano, Enrico Peyretti, che di Genova e’ stato uno degli animatori). Noi, che siamo laici, abbiamo pensato che questo fosse il modo migliore di riprendere il contatto coi nostri iscritti, perche’ se da Peyretti ci divide la fede, ci unisce il comune sforzo, dentro e fuori la scuola, di cercare la rosa nel fumo che ci intossica.

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