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Venti di guerra
Newsletter Ecumenici - 17-11-2012
Forti venti di guerra soffiano in Medio Oriente: è necessario alle parti in conflitto porre i principi che ispirano noi quaccheri:
che l'Altro è un essere umano come te,
che l'Altro ha dei valori come li hai tu,
che l'Altro è figlio dello stesso Creatore,
che l'Altro ha gli stessi diritti che hai tu . . . .
Rispettare non è una formalità, bensì è una esigenza dell'anima, finalizzata a "trarre dall'Altro il meglio di sé", corrisponde esattamente ad un principio massimo quacchero, quello di "trarre dall'altro l'Eterno che è in lui".

Passeggiando mercoledì a Verona, città Unesco visitata da 3 milioni di turisti all'anno, ho notato che ad ogni semaforo, buca delle lettere postali, cabine telefoniche, fermate dei bus, apparivano degli adesivi blu col titolo in italiano "Rumeni tornate a casa vostra, in Romania" e il testo era in lingua rumena: chiedeva di considerare le proposte di lavoro come baby sitter e badante in Romania... I leghisti dal volto rassicurante di Tosi cambiano insomma strategia: aboliti i loghi di partito si esprimono in una lingua non loro, per essere rassicuranti sia nei confronti degli italiani (loro elettori) che dei rumeni. Insomma ora lo dicono con le buone... ma il volto razzista di discriminazione contro un popolo continua. Tutti ovviamente cattolicissimi... hanno la croce come simbolo della sopraffazione contro l'emarginato e lo sfruttato. Don Gallo non si fa fotografare agli incroci di quelle strade. Ha altro da fare coi politici.

Pier Cesare Bori anticipa la morte di tanti casalesi: "È l'ennesima vittima di quel delitto industriale già condannato dal tribunale di Torino, ma ancora operante. E il picco della malattia dei contaminati arriverà nel 2020. Operato l'anno scorso, con l'asportazione di un polmone, ha avuto una recidiva alcuni mesi fa, non guaribile, come lui sapeva bene."

L'americana quacchera Harriet Beecher Stowe quando pubblicò nel 1852 "La capanna dello zio Tom" non immaginava certo che a distanza di 150 anni sarebbe stato eletto un Presidente di colore nel suo paese. Occorre ancora oggi un testo che sappia trasformare il cuore degli uomini e delle donne sulla violenza e la discriminazione delle persone che amano persone dello stesso sesso. Non assolvono a questo compito di certo i siti commistionati a interessi commerciali o peggio politici o ecclesiastici. Occorrono parole libere che descrivono la natura di un sentimento che non può essere relegato nel marciume dei mezzi di comunicazione dediti alla pornografia, alla moda o a quanto di più mondano ci si possa immaginare. Occorre un testo che possa passare di mano in mano fin dalle scuole e raggiungere il pubblico adulto: capace di parlare di una cosa semplice che si chiama amore.

Soldato blu, chi ti paga è colui che protesta, e paga anche coloro che ti ordinano di caricarlo. Paga per tutti, animale da macello che nessuno considera e la cui protesta, ultimo atto di disobbedienza civile, scatena una repressione esagerata. Soldato blu, ci hanno messi uno contro l'altro, non lo capisci? I nostri ragazzi non hanno più alcuna speranza, dovranno emigrare o fare i polli di allevamento in un call center:

Sarò grato a chi avrà la pazienza di dedicare qualche istante di preghiera per la mia mancanza di un lavoro.

Maurizio Benazzi


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