Tutta la scuola in lotta per il diritto al lavoro, al rispetto e al futuro
Bianca Capece - 10-11-2012
MOBILITAZIONE DEL 10 NOVEMBRE, GIORNATA NAZIONALE DI LOTTA PER LA SCUOLA PUBBLICA

Il decreto di stabilità, l'ennesima stangata dei "tecnici" che, non paghi dei provvedimenti adottati con la Spending Review, fortemente penalizzanti per la scuola, ancora intendono infierire sull'istruzione, ha comportato il raggiungimento della soglia-limite di tolleranza dell'abuso governativo da parte della Scuola e dei docenti.

Contro l'ipotesi unilaterale dell'aumento dell'orario di lavoro a 24 ore, che rivela appieno la sostanza puramente demagogica del concorso appena bandito e che comporterebbe, di fatto, l'estromissione dei precari dalla Scuola, nonché un indicibile, irreversibile scadimento della didattica, i docenti di centinaia di scuole italiane hanno sentito il dovere di pronunciarsi in modo deciso e unitario, emanando delibere collegiali o documenti elaborati nel corso di assemblee sindacali autoconvocate, finalizzate anche alla pianificazione di serie azioni di protesta, in risposta all'attacco inusitato che la Scuola in questo momento sta subendo anche a livello pubblicistico, dal momento che il governo, pur di smantellare la Scuola pubblica, non si fa scrupolo di avallare e alimentare squallidi luoghi comuni sui presunti "privilegi" della professione docente.
Tali momenti di incontro hanno visto protagonisti tanto i docenti di ruolo quanto quelli precari, da anni in lotta contro i tagli e attivi contro le politiche scolastiche degli ultimi governi. A Napoli, il 5 novembre, su iniziativa dei docenti del Liceo classico "Adolfo Pansini", si è svolta un'assemblea pubblica di docenti, nel corso della quale è stata deliberata la creazione di un Coordinamento provinciale per la difesa della Scuola Pubblica.

Il Cps Napoli ha inviato suoi delegati all'assemblea autoconvocata ed ha prontamente aderito al Coordinamento, plaudendo alla sua costituzione e proponendo, come primo appuntamento di lotta, un presidio da svolgersi in Piazza del Gesu', a Napoli, per il giorno 10 novembre, che i Precari Uniti hanno proclamato "giornata di lotta unitaria per la dignità della Scuola pubblica", una dignità che, insieme alla libertà di insegnamento sancita dall'art. 33 della Costituzione e alle pari opportunità, è minacciata soprattutto dal disegno di legge 953 (ex "Aprea"), che innesca inaccettabili processi di gerarchizzazione e asservimento del personale scolastico e che deforma la funzione della Scuola, millantando tale stravolgimento come necessaria tappa di un processo di "ammodernamento" della sua gestione.

I docenti che parteciperanno all'iniziativa correggeranno i compiti in piazza dalle ore 16 alle ore 19,30 di sabato 10 e faranno controinformazione sull'effettivo carico di lavoro dei docenti e sulle responsabilità legate alla professione, denunciando, inoltre, il tentativo di neutralizzazione della Scuola della Costituzione rappresentato dalla Legge 953, discussa, peraltro, nel chiuso delle Commissioni e non in Parlamento, lo scempio delle riconversioni, il blocco del contratto e degli scatti stipendiali e la farsa del concorsone, offensivo e grottesco. La manifestazione sarà dedicata al Collega Carmine Cerbera, precario tragicamente scomparso, la cui emblematica vicenda deve scuotere le coscienze e indurre a pretendere un immediato e radicale cambiamento di prospettiva e di rotta.

La Scuola è lo strumento più efficace per uscire dalla crisi, non il suo più comodo capro espiatorio!

La Scuola è il più potente mezzo di ricostituzione del tessuto economico-sociale, non un costo da abbattere!

La Scuola deve formare cittadini consapevoli, non precari usa-e-getta per un mercato sempre più selvaggio!

Il 10 novembre, i docenti uniti di Napoli e provincia, insieme ai colleghi di tutta Italia e nel ricordo di Carmine, saranno di nuovo in piazza per respingere la barbarie neoliberista, che nega il diritto allo studio e calpesta il diritto al lavoro. Insieme possiamo salvare la Scuola, cuore pulsante della democrazia.




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