RESTANO IL MINISTRO E I PREGIUDIZI SUGLI INSEGNANTI
Dunque, grazie a tutti gli insegnanti che
non si sono limitati a indignarsi, l'aumento di orario non è passato (salvo improbabili colpi di coda). Resta in carica il Ministro, pur avendo deciso o avallato un provvedimento senza precedenti e di macroscopica iniquità, che ora è costretto a rimangiarsi. Invece si comporta come se avesse cambiato solo un punto e virgola: l'importante è "che i saldi restino invariati".
Ma intanto una fetta del paese ha di certo pensato: "Lo dicevo io che lavorano poco".
Per il futuro sarà bene non accontentarsi della fase difensiva, come dicono i cronisti del calcio, ma decidersi a fare anche i play-maker e gli attaccanti, ovvero essere in grado di fare proposte - per esempio sull'aggiornamento e sulla valutazione - fondate sulla realtà della scuola, senza aspettare che certi "esperti" impongano le loro letali terapie.