Una mattina a scuola per imparare ad utilizzare il registro elettronico
Carla Giulia - 10-09-2012
Aula di informatica gremita di insegnanti vocianti.
Dopo un'ora di spiegazioni tecniche (?), uno dei docenti- allievi fa presente che il programma in questione presenta opzioni che danno per scontate scelte che il Collegio dei Docenti non ha mai effettuato.
Il docente - insegnante risponde : "non ho capito" !
Questo è il punto!
Molti insegnanti non sanno più cosa vuol dire confrontarsi in sede di Collegio dei docenti per prendere decisioni, fare scelte insieme.
Gli organi collegiali sono stati svuotati di significato e il Collegio dei Docenti è diventato il luogo dove il Dirigente informa gli insegnanti di scelte fatte da altri.
Ogni confronto, ogni possibile dibattito è stroncato sul nascere con motivazioni sempre più deboli e pretestuose.
Nella migliore delle ipotesi chi è messo a tacere è guardato con "commiserazione" ma chi è da compatire sono tutti coloro che di fronte a tali episodi non si ribellano.

P.S.
Ho scritto queste riflessioni prima di leggere "Ritorsioni lombarde, ma il problema riguarda l'Italia".
Terribile.
In effetti i miei colleghi dicono di "AVERE PAURA" e questo mi sembra l'obiettivo di iniziative come quella di cui si parla in "Ritorsioni lombarde ..." : intimorire, ricattare i lavoratori !
Terribile.
I nostri diritti (ad es. il diritto di dissentire, di protestare, di ...) non sono più "sotto attacco", come si diceva solo qualche mese, anno fa, sono proprio già stati tagliati.
Mio marito dice che possiamo andare in piazza a protestare (come tanti lavoratori stanno facendo ormai da mesi) ma se non ci sono gruppi politici che raccolgono queste proteste, che si fanno carico di questi problemi, tutto diventa inutile!

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 Alfreda Lanzarini    - 21-09-2012
sono perfettamente d' accordo, mi nasce spontanea però una riflessione:
tutti i docenti conoscono i loro diritti e doveri?
io penso proprio di no, e questo impedisce loro di opporsi o quanto meno di iniziare una discussione.