APREA = IKEA ... uno slogan senza costrutto?
Enrico Maranzana - 07-08-2012
Il punto interrogativo nel titolo č nostro e vorrebbe, nel caldo d'agosto, provare a non rinunciare a un dibattito su temi di tale rilevanza.
La Redazione



La convocazione per il 6 agosto della commissione cultura della Camera per discutere il DDL sull'autogoverno delle istituzioni scolastiche ha sollevato critiche e proteste. Se la problematica fosse stata collocata nel suo ambito naturale ogni resistenza sarebbe evaporata.

LA SCUOLA Č UN'"AZIENDA" in quanto "SISTEMA" orientato alla promozione delle capacitā e delle competenze dei giovani.

L'efficacia della sua azione dipende dalla struttura organizzativa in cui fluiscono i suoi progetti che, in conformitā ai dettami della scienza dell'amministrazione che la legge ha fatto propri, incrocia le responsabilitā amministrative della dirigenza con quelle di indirizzo e controllo spettanti agli organismi collegiali.

La lettura della realtā scolastica presuppone una visione tridimensionale: sul piano il tradizionale organigramma in cui sono affrontati in sequenza il problema formativo [Consiglio di Istituto/Consiglio dell'autonomia - che definisce le competenze generali] - il problema educativo [Collegio/Consiglio dei docenti che programma l'azione educativa per promuovere le capacitā che sono a fondamento delle competenze generali indicate dal Consiglio] - il problema dell'istruzione [Consiglio di Classe - che opera per far convergere gli insegnamenti verso i traguardi comuni] - il problema dell'insegnamento [docente - che progetta e gestisce occasioni d'apprendimento]; perpendicolarmente č collocato il dirigente scolastico responsabile sia dell'unitarietā della gestione, sia dell'assonanza tra le scelte operate dagli organi di governo con il vigente sistema di regole.

LE CARENZE DEL DDL 953 suc ui la protesta non si č posata.

La prima consiste nella mancata valorizzazione del flusso informativo che lega le scuole, attraverso il Consiglio di istituto/Consiglio dell'autonomia, all'amministrazione centrale: le competenze generali, che qualificano gli indirizzi di studio, sono da "elaborare e adottare" in conformitā alle direttive impartite per unificare il servizio nazionale [CFR Regolamenti di riordino - marzo 2010; D.M. 9 febbraio 79]

La seconda riguarda l'assenza di vincoli atti a assicurare che dai POF traspaiano l'unitarietā del servizio, il riconoscimento e la fruizione della sinergia tra gli interventi, la progettualitā che finalizza ogni azione al conseguimento di specifici risultati, l'interdipendenza tra organismi, il feed-back che comparando attese e risoltati consente di capitalizzare le informazioni contenute nei relativi scostamenti, la costituzione di un sistema informativo atto a motivare la partecipazione.

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