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Le anime di Caronte
Laura Alberico - 01-07-2012
L'inferno e Caronte ci ricordano che a volte, come diceva il poeta Ungaretti " la morte si sconta vivendo".
Un mito che diventa realtà o la realtà che diventa una creazione irreale del presente. Le anime del traghettatore dell'Ade non hanno forse nemmeno un obolo per passare nell'altra vita, restano sospese ed erranti in cerca di pace. " Panem et circenses" per una finale di partita che fa dimenticare la precarietà e la mancanza di lavoro, le restrizioni sempre più pesanti che incombono sul popolo italiano che nonostante tutto vuole sentirsi unito e forte per sconfiggere l'avversario in campo.Il popolo di santi, poeti e navigatori alza ancora la sua bandiera, sulle tende del terremoto, sulla terra inaridita dal troppo caldo, sulle previsioni di cambiamenti radicali del clima metereologico e politico. Forse Caronte ha asciugato qualche lacrima, ha ascoltato i desideri di una vita diversa, ha chiuso gli occhi per pietà o indignazione con il rispetto che si deve a chi cerca di passare all'altra sponda o semplicemente a chi crede che il presente sia ancora una possibile realtà.
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