Nessuno tocchi i ragazzi!
Maurizio Tiriticco - 21-05-2012
Così si è espresso Piero Grasso! E nessuno tocchi la scuola! Il cordoglio del Ministro Profumo, indubbiamente sincero e sentito, non è sufficiente! E' necessario avviare una politica seria e costruttiva nei confronti del nostro Sistema Educativo nazionale di Istruzione e Formazione! Se si vuole veramente far bene alla scuola, si sospendano immediatamente tutte le scellerate iniziative che la stanno distruggendo ormai da anni, giorno dopo giorno! Alludo ai tagli indiscriminati, agli accorpamenti assurdi, alla moltiplicazione degli alunni per classe, alle condizioni di estrema precarietà in cui viene costretta a vivere oggi ogni nostra istituzione scolastica! La violenza scellerata degli stragisti di professione, chiunque essi siano, si è scatenata contro un corpo già debole, e reso tale da una scelta politica di cui non è certamente responsabile l'attuale ministro, ma una scelta che Profumo può e deve certamente rivedere e correggere, anche contro una eventuale maggioranza di governo che dei tagli è comunque responsabile. Al cordoglio delle autorità segua una iniziativa concreta che segni una svolta radicale per ciò che riguarda la politica dell'istruzione. A parole sono tutti pronti a dire che i ragazzi sono il nostro avvenire, ma alle parole devono seguire i fatti! Salviamo la scuola dalla pericolosa china in cui una politica scellerata l'ha avviata! Non sono le prove Invalsi che miglioreranno il nostro sistema di istruzione! Mettiamolo in condizione di funzionare bene e poi valutiamolo! E soprattutto difendiamolo subito e con energia dall'attacco stragista che è stato sferrato!
Conosco l'istituto professionale "Francesca Laura Morvillo Falcone" per avere condotto anni fa alcuni incontri con i suoi insegnanti sui temi della progettazione didattica e della valutazione! Insegnanti validi e interessati, impegnati con alunni altrettanto validi, lungo percorsi formativi specialistici di ottimo livello. Con il nuovo ordinamento oggi sono attivi percorsi orientati a professioni sanitarie e a produzioni industriali e artigianali; e il settore moda ha ancora una valenza che viene da lontano e che supera lo stesso contesto regionale! Non a caso Melissa in quell'istituto aspirava a diventare stilista! Un istituto professionale necessita di attrezzature particolari, laboratori di alto profilo perché il mondo del lavoro adotta tecnologie e innovazioni sempre più avanzate! Tagliare investimenti in un istituto professionale significa disinvestire sull'avvenire stesso dei nostri ragazzi!
E i nostri ragazzi non dobbiamo toccarli! Lo ha detto Piero Grasso Ma neppure le nostre scuole! Lo dica il Ministro Profumo! Lo chiedono Melissa e i suoi compagni feriti e tutti i ragazzi italiani che in molte delle nostre scuole soffrono per strutture antiquate e cadenti! Signor Ministro! Alla lettera di cordoglio faccia seguire una politica nuova per il nostro sistema di istruzione! Anche contro il suo stesso governo! Nel nome di Melissa... e di Laura Morvillo! Due donne che hanno pagato... con la vita!

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 La scuola che funziona    - 25-05-2012
Oggi una giovane vita è stata spezzata con un atto di violenza cieca e, almeno per ora, inspiegabile...

Melissa, una studentessa di appena sedici anni, è morta a Brindisi, dilaniata da una bomba rudimentale, posta all'ingresso di un istituto professionale e programmata per esplodere proprio all'ora in cui gli studenti iniziano ad entrare a scuola.

Era insieme a un'amica, Veronica, che sta lottando ora tra la vita e la morte.

Perché tutto questo???

Una scuola non dovrebbe essere un obiettivo sensibile per terroristi o mafiosi.

Una scuola, più di qualsiasi altro edificio, pubblico o privato, non dovrebbe essere teatro di un attentato, di qualsiasi matrice esso sia.

Bambini e adolescenti che si stanno preparando, attraverso lo studio, ad affrontare una società e un mondo del lavoro sempre più ardui e insensibili e sordi alle istanze alle necessità, alle giuste rivendicazioni dei giovani, non dovrebbero rischiare o perdere la vita andando a scuola...

E' una cosa insensata, è un evento tragico che la ragione umana, attonita e smarrita, si rifiuta di concepire...

Per ironia della sorte, o per una macabra coincidenza, l'istituto scolastico, davanti a cui è scoppiato l'ordigno esplosivo è intitolato a due altre vittime di un attentato dinamitardo che ha troncato, insieme alle loro vite, la speranza che in Italia la mafia e il terrorismo potessero essere definitivamente sconfitti: Giovanni Falcone e sua moglie, Francesca Morvillo...

La Scuola che Funziona interpretando il dolore, l'angoscia che oggi attanaglia tutti coloro che nella scuola vivono, studiano e lavorano, lancia questo messaggio che è anche un urlo:

"Nessuno tocchi la Scuola !!!"