E saremo noi
Noemi e Andrea - 16-11-2002
Che bella tutta quella gente!
Ti capitava di sentir parlare tutte le lingue, di discutere in tutte le lingue, di riscoprirti nelle parole di qualcuno, di dissentire da quelle di qualcun'alto, ma coglievi sempre, in ciascuno, la grande voglia di capire, di lasciare un segno, di esserci.

Alla tv hanno parlato della manifestazione, ma tutto
quello che c'è stato prima è sembrato poco
importante. Invece noi eravamo li, a non riuscire a
scegliere quale seminario seguire; perché ce ne erano tantissimi, tutti superaffollati e interessanti, sia
per i temi che per la persone che ne parlavano.
Già, perché nessuno di loro relazionava didatticamente e asetticamente questo o quel fatto, questa o quella situazione, questo o quel fenomeno, semplicemente ognuno parlava di se stesso, della sua vita e delle sue lotte, e la profondità con cui lo faceva a volte ti commoveva: sentir parlare una nonna di Plaza De Mayo, vedere i suoi occhi che diventano lucidi, non è come leggere una statistica sui desaparecidos, ascoltare Josè Bové difendere il diritto di ogni uomo all'alimentazione non è come scorrere un articolo sulla fame nel mondo, sentire che Edward Goldsmith propone come alternativa realmente attuabile l'economia di villaggio riempie di speranza perché un giorno ce la faremo.
E saremo noi.
E poi la gente, le facce, gli sguardi, i fiorentini
che ti offrono un piatto caldo o ti danno il benvenuto
o si affacciano alle finestre sventolando la bandiera
della pace.
La sensazione che sei in mezzo a gente che ci crede
davvero, come se le energie di ognuno si
moltiplicassero, si fondessero con quelle degli altri in un'unica grande aspettativa possibile, l'uscita dal
torpore, la voglia di cambiare.

A tutti quelli che hanno cercato e continuano ad
ingabbiarci dietro fredde analisi socio-politiche, chiediamo la prossima volta di esserci, di aiutarci a
trovare le risposte che cerchiamo, invece di chiudersi
dietro a barriere di rifiuto. Perché infondo, come gli
adulti han sempre voluto, i giovani si sono finalmente
risvegliati, hanno smesso di essere apatici o
indifferenti e si sono messi in gioco davvero.e hanno
vinto.
Speriamo che questo non faccia paura.
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