breve di cronaca
Vogliono licenziare gli statali, non prepensionarli
Blitz - 02-05-2012
Dove giudica che vi sia eccedenza di personale, il Governo punta alla mobilita' nel pubblico impiego. Se, però, non si troverà sistemazione dove c'e' carenza si dovranno trovare ''strumenti ad hoc per favorire la mobilita' o il reimpiego dei lavoratori con passaggio dal pubblico al provato''.
Non ha parlato di licenziamenti, il sottosegretario all'economia Gianfranco Polillo nel corso della trasmissione Prima di Tutto di Radio 1 Rai, ma lo si è capito bene, quando ha spiegato che il Governo non pensa ai prepensionamenti per il settore pubblico.
In un italiano depurato da fanchiglie tecniche e veli politichesi, la dichiarazione si traduce così: "vogliamo licenziare sul serio gli statali, non prepensionarli".
Il "reimpiego nel settore privato", in una situazione di così drammatica crisi occupazionale rientra nel repertorio tragicomico caratteristico dell'ineffabile Polillo, che gha fatto tanta da quella consulenza politica, de essere un improbabile tecinco, ma ha tanta di quella sfrontata saccenza da apparire più tecinco della signora Fornero. Tecinoco o politco, che sia Polillo, Polillo oltre all'inganno nesconde la beffa: il suo "reimpiego nel privato", infatti, servirà solo a salvare tutti quegli amministratori che per il loro particolare ruolo - segretari comunali, addetti agli acquisti, ecc - che possono assicurare "entrature" politiche nelle inutili strutture pubbliche che i tcnopoliticanti lasceranno in piedi per accontatare amici, parenti e conoscenti.

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