breve di cronaca
Ricette per la crescita: più ingegneri e meno filosofi
La Voce.info - 14-03-2012
La mancanza di sbocchi lavorativi per i laureati italiani è un problema serio. Tuttavia, a renderlo ancora più grave contribuiscono le scelte dei giovani, che spesso si orientano verso le facoltà umanistiche tralasciando quelle scientifiche o manageriali. Dovremmo invece seguire l'esempio di Singapore, un paese che non ha risorse naturali, ma che negli ultimi anni è cresciuto più dell'Italia. Perché ha investito nel capitale umano dei suoi giovani e oggi produce, in proporzione, il doppio dei nostri ingegneri e manager, un ottavo dei nostri avvocati e un quarto dei nostri umanisti.

Il Corriere della Sera ha di recente pubblicato un articolo dal titolo "I laureati italiani? Sempre più disoccupati". Ovviamente, la mancanza di sbocchi lavorativi in Italia è un serio problema. Però credo che sia reso ancora più grave dalla scelta improvvida della facoltà universitaria.

IL CAPITALE UMANO DI SINGAPORE

Nel 2004, quando insegnavo alla University of Pennsylvania, mi capitò sotto mano il libretto universitario più spettacolare che abbia mai visto: doppio major (laurea, diciamo) in economia e matematica, tutti A (il voto più alto possibile), e percorso universitario finito in tre anni invece di quattro. A chi apparteneva questo libretto? A Jasmin Lau, studentessa di Singapore, una delle due arrivate quell'anno a University of Pennsylvania con una borsa di studio dello Stato di Singapore.
L'aneddoto rivela un fenomeno più generale. Singapore sta facendo qualcosa di buono con i suoi studenti. Infatti, se guardiamo i punteggi Pisa del 2009 gli studenti di Singapore risultano secondi al mondo per capacità matematiche, mentre l'Italia è al trentaquattresimo posto in classifica. Singapore è anche una delle nazioni cresciute più velocemente negli ultimi trenta anni, e infatti ha ampiamente scavalcato l'Italia per Pil pro-capite. Le due cose sono collegate: Singapore cresce non perché abbia risorse naturali--non ne ha--ma perché ha capitale umano.

COSA STUDIANO A SINGAPORE?

E allora, se Singapore ha capito tutto dell'istruzione, perché non andare a guardare cosa studiano i suoi studenti? Mi riferisco in particolare alla distribuzione degli studenti fra le diverse discipline di studio perché una cosa che mi ha sempre colpito dell'Italia è quante persone studiano discipline come Filosofia, che hanno scarsi sbocchi lavorativi. [....]


MA L'UMANESIMO PAGA?

Perché gli studenti italiani sono così sbilanciati a favore delle discipline umanistiche, non solo rispetto a Singapore, ma anche rispetto a qualsiasi concezione realistica della composizione della domanda di lavoro? È possibile che, in una maniera o nell'altra, tutti gli umanisti che produciamo se la passino meglio degli scienziati?
Per saperne di più mi rivolgo di nuovo all'Istat. [...]

Nicola Persico 13.03.2012

Per visualizzare l'intero articolo, comprensivo di tabelle e link, vai alla pagina http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002930.html



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