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La valle di Susa scrive all'Europa
NO TAV - Comunicato Stampa - 10-03-2012
Appello di solidarietà agli Eurodeputati e invito ad aderire alla petizione per un incontro fra tecnici e governo tecnico

I 726 Membri del Parlamento Europeo hanno ricevuto una lettera dal comitato Presidio Europa del Movimento No TAV, nella quale si chiede di "prendere atto della violenta, anti-democratica e pericolosa situazione che sta subendo in questo momento la Val di Susa, a causa della imposizione del progetto della Linea ad Alta Velocità Torino-Lione anche per mezzo di una crescente militarizzazione del territorio".

L'appello fa riferimento alla lettera che più di 360 professori universitari, esperti e tecnici, hanno mandato al Primo Ministro Mario Monti, chiedendo che i tecnici siano finalmente ricevuti per aver modo di esprimere in dettaglio le loro osservazioni e preoccupazioni.

A questa lettera hanno aderito in pochi giorni più di 14 000 persone da tutta Italia, firmando una petizione che chiede un incontro tra il governo tecnico ed i tecnici.

Insieme a una copia della lettera indirizzato a Monti è stato anche mandato il brano di Alberto Moravia in allegato, "Ci sono due maniere di tracciare una strada", tratto dal libro "L'uomo come fine"; ci pare che questo grande scrittore abbia in tempi non sospetti (1946) ben compreso quali danni e sofferenze possano essere generati da decisioni che non rispettano i reali bisogni e la vita delle popolazioni locali.

Lo scopo dell'appello è di far riflettere su questo momento tanto difficile per la gente della Valle di Susa, dando informazioni su azioni concrete (la lettera a Monti) ed anche suggerendo, con la lettura di Moravia, una chiave di interpretazione delle notizie che arrivano dalla stampa e dai media.

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