Pier Luigi Lunerti - 15-01-2012 |
Luisa Ribolzi, già autrice de “Il Manuale di Nonna Papera”, nel suo articolo sulla decadenza della Scuola Media Italiana, scritto per conto della Fondazione Agnelli (no comment), va dritta al cuore del problema: “E’ un’affermazione diffusa che la scuola media (ora secondaria di I grado) costituisca il ventre molle della scuola italiana, sia dal punto di vista degli esiti di apprendimento, con le ripetenze e gli abbandoni, sia per la sua difficoltà a ridurre gli svantaggi fra i diversi gruppi di utenti, a fornire una efficace educazione civica, ad accogliere le innovazioni tecnologiche e didattiche”. E se io invece scrivessi: “E’ un’affermazione diffusa che l’università (di cui la Ribolzi è docente) costituisca il ventre molle della scuola italiana, sia dal punto di vista degli esiti di apprendimento, con i fuori corso e gli abbandoni, sia per la sua difficoltà a ridurre gli svantaggi fra i diversi gruppi di utenti, a fornire una efficace preparazione, ad accogliere le innovazioni tecnologiche e didattiche”. Forse, mi avvicinerei di più alla realtà ma rimarrei sempre nell’ambito “dell’affermazione diffusa”. Il tutto va visto invece, con un po’ più di determinazione, come un ennesimo tentativo del think tank prezzolato di sistema, a delegittimare con “attenta analisi” la Scuola Pubblica Italiana per poter poi procedere a una bella riforma a forma di forbice con leggero retrogusto di cetriolo, certo con buona pace di Nonna Papera s’intende. |
Claudia Fanti - 16-01-2012 |
W Pierluigi! Ben scritto! |
Carla Giulia - 16-01-2012 |
NOI VOGLIAMO IL TEMPO PIENO! Sì VOGLIAMO più tempo a scuola altro che ore in meno! Le ore in meno servono a : - tagliare la spesa pubblica; - rendere tutti più ignoranti e quindi meglio "manovrabili"; - favorire le scuole private; PRIVATIZZARE LA SCUOLA! La riforma Gelmini a questo tendeva / tende! E mi indigna che la sinistra non si impegni a contrastarla MI INDIGNA! |
Claudia Fanti - 16-01-2012 |
Cari Pierluigi e Carla Giulia, ho appena letto su edscuola un'intervista a Berlinguer , (intervista di novembre, ma poi evidentemente rilanciata ora. Perché?) che di nuovo sostiene la sua riforma dei cicli. Ovviamente la quinta classe verrebbe "medizzata" per non togliere un anno alle superiori. E' incredibile, non imparano dai loro errori: d'altra parte tutti, media ed esperti vari, sostengono che Berlinguer cadde sul "concorsone". Ovviamente fingono di non ricordare che molte associazioni e movimenti di insegnanti elementari si erano mossi proprio contro la riforma dei cicli, altro che concorsone! Tanto é vero che Berlinguer si sentiva perseguitato proprio dai maestri! Qualcuno sa qualcosa di cosa stanno architettando tutti insieme al ministero?! |