Solidarietà alla lotta dei borsiti edisu
Stefano Capello - 13-01-2012
Ieri sera dopo mesi di assemblee, iniziative e promesse non mantenute, dopo lo sfratto dalle residenza universitaria Paolo Borsellino di ieri di due giovani studenti iscritti al politecnico, il movimento degli studenti e borsisti edisu ha occupato la residenza universitaria sita in Via Verdi 13 a Torino.

Questa struttura era stata chiusa l'anno scorso per ristrutturazioni mai avviate ed ha una capacità di oltre 200 posti letto.
Il motivo della protesta è la mancanza di più del 70% dei soldi necessari per coprire le borse di studio universitarie regolarmente bandite e messe in concorso: in sostanza più di 5000 studenti ritenuti idonei non vedranno un euro.
Il consiglio regionale, Cota in testa, non intende trovare una soluzione: la miseria del pensiero leghista si può riassumere con le parole dell'assessore regionale Elena Maccanti (Lega Nord): le borse "sono soldi sprecati che la Regione toglie ad anziani e a malati, non è pensabile che in questi tempi di economie la Regione stanzi altri fondi sul diritto allo studio universitario".

Pare proprio che manchi la volontà politica, sia tra i partiti di governo sia in quelli all'opposizione, di investire sui giovani e sul futuro. Di investire su giovani che già oggi arricchiscono la nostra regione e che un domani potranno dare un concreto contributo alla crescita collettiva, come già tanti prima di loro hanno fatto.

Non possiamo accettare che a pagare siano sempre i giovani, i soldi per le borse edisu vanno trovati al più presto.

La CUB Piemonte, di conseguenza, sostiene la mobilitazione dei borsisti Edisu.

Per la CUB Piemonte Il Coordinatore Regionale
Stefano Capello



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